Giovedì 25 Aprile 2024

La scossa di Fini "La destra è antifascista, Meloni lo dica chiaramente" Nordio: 25 aprile festa europea

Il fondatore di An: ogni anno i soliti attacchi. Ma i conti col passato li abbiamo fatti da tempo. Il presidente della Camera, Fontana: mai stato di sinistra, eppure domani festeggerò.

La scossa di Fini   "La destra è antifascista,  Meloni lo dica chiaramente"  Nordio: 25 aprile festa europea

La scossa di Fini "La destra è antifascista, Meloni lo dica chiaramente" Nordio: 25 aprile festa europea

di Giovanni Rossi

Un assist dal passato per governare il presente e orientare il futuro. Gianfranco Fini richiama Giorgia Meloni. L’ultimo segretario del Movimento Sociale e primo leader di Alleanza Nazionale bacchetta la presidente del Consiglio. "Spero – dice Fini in vista del 25 aprile – che Giorgia Meloni voglia cogliere anche questa occasione per dire senza ambiguità e senza reticenze, perché so che ne è convinta, che la destra i conti con il fascismo li ha fatti fino in fondo e senza infingimenti quando è nata Alleanza Nazionale".

Ospite su Rai 3 di Lucia Annunziata, l’ex leader della destra italiana invita gli eredi della faticosa svolta di An a non rinchiudersi in recinti abbattuti nell’altro millennio. La denuncia dell’ex presidente della Camera, evidentemente perplesso per i toni e i distinguo del presidente del Senato Ignazio La Russa e le gaffe di altri colonnelli di Fratelli d’Italia, vale come una richiesta imperativa. "Giorgia Meloni – è la richiesta di Fini – dica che libertà, giustizia sociale, uguaglianza sono valori democratici, sono i valori della Costituzione, sono valori antifascisti. Non capisco la ritrosia nel pronunciare questo aggettivo". Anzi: "La capisco, ma non la giustifico".

Al contrario, la rinnovata spaccatura sulla Festa della Liberazione perpetua un clima di contrapposizione "parodia degli anni di piombo". "Io credo che tutti debbano fare quello che è in loro potere per evitare che anche l’anno venturo e gli anni successivi il 25 aprile sia ancora occasione di polemiche – prosegue Fini –. E se lo deve chiedere soprattutto la destra, perché oggi governa in prima persona, forte di un suffragio elettorale indiscutibile". Evitare altri scivoloni. Cambiare passo, come la storia pretende. È questo il senso della sferzata di Fini. Non l’unica. Rivendica la visione di "un certo tipo di destra" e punge di nuovo Fratelli d’Italia: "Anche se qualcuno magari potrebbe offendersi, Alleanza Nazionale era più avanti". Da FdI nessun commento. E Palazzo Chigi tace.

Ma nel variegato corpo della maggioranza monta la richiesta di non prestare il fianco a negazionismi o a visioni distorte. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ieri mattina si era smarcato così: "Mi sento pienamente antifascista, pur non venendo da una storia di sinistra. Mi pare quasi banale dire che si può essere antifascisti senza essere di sinistra".

E sulla stessa linea si muove il Guardasigilli Carlo Nordio: "Se fosse per me il 25 aprile, o una data vicina, dovrebbe diventare una festa non solo nazionale ma europea, perché la Resistenza non fu un fenomeno italiano esclusivamente. Al contrario, iniziò in Francia nel 1940 con un gruppo che era nazionalista conservatore. Poi ci fu una Resistenza olandese, una Resistenza danese, una Resistenza russa e ovviamente anche una Resistenza tedesca con la Rosa bianca. La sconfitta del nazifascismo è un elemento che dovrebbe unificare le democrazie". Ecco perché "farei una festa europea".