Giovedì 25 Aprile 2024

I contagi Covid volano, vicini a quota mille. L'analisi dei dati: è l'effetto vacanze

Mai così tanti casi da metà maggio. Il governatore della Campania: valutiamo se chiedere lo stop alla mobilità.

Coronavirus, i dati sulla situazione in Italia

Coronavirus, i dati sulla situazione in Italia

Al ministero della Salute si temeva che ieri si sarebbe toccata quota mille. Quasi. Il conto dei nuovi casi di Covid si è fermato a 947, come dire 102 in più di giovedì e 305 più di mercoledì. Il numero di ieri è il più alto dal 14 maggio: allora furono 992. Ad allontanare quota mille il fatto che i tamponi sono scesi dai 77.442 di giovedì ai 71.996 di ieri. A parità di test, i mille casi sarebbero probabilmente stati una realtà già oggi. Il numero di decessi nelle ultima 24 ore sale di 9, arrivando a un totale di 35.418. Le persone ricoverate con sintomi sono 919 (26 in più), delle quali 69 sono in terapia intensiva (+1). La regione che fa registrare il maggior numero di nuovi casi è la Lombardia con 174 (giovedì 154), seguita dal Lazio con 137 (il giorno prima 115), dal Veneto con 116 (24 ore prima 159), l’Emilia-Romagna con 82 (il giorno prima 52), la Toscana con 79 (in salita da 59) e la Campania con 67 (in crescita da +53).

La situazione epidemiologica, dicono all’Iss, "resta fluida con numero dei nuovi casi relativamente contenuto ma tendenza da tre settimane al peggioramento" come mostra il fatto che "ci sono 1.077 focolai attivi di cui 281 nuovi mentre la settimana precedente erano 925 i focolai attivi, di cui 225 nuovi". Il virus, spiegano, è attivo, con diversi tassi di contagio, in tutte le regioni, e viene localmente "rinforzato" da casi di importazione. E il legame con le vacanze è chiaro. Risultano importati dall’estero il 28,3% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana, e almeno un altro 25-30% deriva dall’importazione da altre parti d’Italia. Senza un rispetto delle regole di distanziamento sociale è così possibile che si arrivi a lockdown tra regioni. "Oltre la metà dei casi di oggi (ieri per chi legge, ndr) – osserva l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – sono casi di rientro, oltre il 35% per i rientri dalla Sardegna. Gli altri casi di importazione provengono: 4 dalla Grecia, 3 dall’Emilia Romagna, 3 dalla Bulgaria, 3 dalla Sicilia, 2 da Malta, due dalla Romania, 3 dalla Spagna, 1 dalla Croazia e 1 dall’Argentario".

"A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità interregionale. Lo decideremo tra 15 giorni con grande determinazione, salvo i casi di motivi di lavoro o di salute. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d’Italia", ha annunciato ieri il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Altre regioni, come la Sardegna, negano l’eventualità di un lockdown. "Credo sia una boutade priva di fondamento, se ci fosse verità anche minima, saremmo all’assurdo" sostiene il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

Certo che per evitarlo, serve il rispetto rigoroso delle norme di prevenzione. "Si ribadisce nuovamente – è l’avvertimento lanciato da Iss e ministero della Salute – la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari". Tra le simulazioni che circolano, si potrebbe arrivare a quota 1.200-1.400 entro la fine della prossima settimana.