Venerdì 26 Aprile 2024

Green pass europeo e viaggi, le agenzie turistiche: "Prenotazioni ancora al palo"

La presidente Fiavet: "Troppe incertezze, le persone per ora prendono soprattutto informazioni". Cosa serve per Grecia, Spagna e Croazia

Green pass europeo e viaggi, le regole

Green pass europeo e viaggi, le regole

Roma, 18 giugno 2021- Resta ancora qualche incertezza sull'uniformità delle regole per tornare a viaggiare in Europa. Anche per questo motivo, fa sapere Ivana Jelinic, presidente Fiavet - l'organizzazione che rappresenta 1.500 agenzie turistiche -, "tantissime persone s'informano ma non prenotano. Il portalino sarà attivo dal 1° luglio. Fino a quella data, siamo tutti fermi". Per la federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, "la Commissione europea avrebbe dovuto predisporre due mesi fa le linee guida del Green pass, che avrebbe dovuto essere attivo dal 1° di maggio anziché dal 1° di luglio. La stagione turistica avrebbe avuto due mesi di tempo in più".

Cosa serve per Grecia, Spagna e Croazia

Spiega Jelinic: "Noi conosciamo le procedure per potersi recare nei paesi di maggiore interesse dall'Italia nel bacino europeo. Facciamo tre esempi, Grecia, Spagna e Croazia, le destinazioni più richieste sul mercato. Nel primo caso serve un tampone molecolare da fare entro 72 ore dalla partenza. Poi bisogna avere un referto in lingua inglese di tampone negativo, compilare entro le 24 ore dalla partenza un modulo online previsto dal governo. Stessa procedura per andare in Spagna. Per la Croazia, invece, è sufficiente un test rapido, che si fa in farmacia ed è valido per 48 ore".  Le prenotazioni però sono ancora al palo. "Per l'incertezza sulle norme ma anche per la difficoltà nei collegamenti", osserva la presidente Fiavet. Fino ad oggi, "si registra un 11-12 per cento in più di richieste rispetto all'anno scorso, quando eravamo praticamete a zero. Restiamo sempre a un meno 88 per cento rispetto al 2019. Quindi lontani anni luce dalla realtà di prima". Al di là delle regole, chi lavora nel settore rileva che resta ancora forte la paura di muoversi, "il timore profondo di avere contatti ravvicinati con gli altri ma anche di  porsi in una condizione avventurosa". Dopo tanto tempo, è chiaro che psicologicamente lascia segni profondi".