Sabato 27 Aprile 2024

Educazione alla vita tra i banchi, sindaci in campo: ora la legge

Accolta l'idea di Qn: a scuola di cittadinanza, rispetto e diritti

Bullismo, foto generica

Bullismo, foto generica

Firenze, 13 giugno 2018 - Educazione alla cittadinanza. Materia in pagella. Con voto che fa media. Un ritorno in grande stile non solo per il rendimento da guadagnare nelle aule di scuola, ma per il valore della materia che presto potrebbe essere insegnata di nuovo nelle aule. Oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella guiderà una delegazione di primi cittadini e rappresentanti di Comuni per il primo, fondamentale, atto concreto. In campo, con lui, Bologna, con la vicesindaca Marilena Pillati, Empoli con la sindaca Brenda Barnini, poi il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il sindaco di Valdengo (Biella) Roberto Pella, il sindaco di Cerignale e coordinatore nazionale Anci piccoli Comuni Massimo Castelli, il vicesindaco di Gessopalena (Chieti) Mario Zulli e l’assessore alla Cultura del Comune di Casnate con Bernate (Como) Maria Grazia Sassi. Così si dà forma alla proposta lanciata alcuni mesi fa che si è miscelata perfettamente all’iniziativa di Quotidiano Nazionale «Lezioni di vita»: una sinergia capace di dare una svolta al dialogo con i giovani e tra i ragazzi. Meno seduti e con lo sguardo sullo smartphone e più cittadini consapevoli, capaci di fare scelte autonome. La delegazione di sindaci depositerà la proposta di legge sull’educazione alla cittadinanza nelle scuole in Corte di Cassazione. L’idea è nata dalla vita quotidiana proprio nelle comunità cittadine dove violenza e degrado si fanno sempre più largo: «I sindaci tra i primi si scontrano con l’effetto pratico che produce la scarsa considerazione per quello che è di tutti. Dagli atti vandalici agli episodi di bullismo e violenza».

LA NOSTRA PROPOSTA / Scuola, un'ora a "lezione di vita 4.0"- di PAOLO GIACOMIN

Quali gli argomenti di studio? Il principio universale di uguaglianza e l’importanza di un corretto stile di vita, la lotta allo spreco e il rispetto degli altri, i nuovi rischi legati alla società digitale e i diritti fondamentali. L’obiettivo è insegnare e diffondere il senso di appartenenza alla comunità di cittadini, crescere con valori condivisi che affondano le radici nella nostra Costituzione e che rappresentano i valori di democrazia e uguaglianza. Le aule di scuola viste come una agorà dove guardarsi negli occhi, confrontarsi, dialogare mettendo da parte il giusto look e il telefonino collegato con l’ultimo gioco digitale. Lezioni di vita che sposano la cittadinanza consapevole. La proposta di legge intanto strappa la lode.