Mercoledì 24 Aprile 2024

La reazione necessaria

QUESTO orrore in che casella lo vogliamo mettere? Episodio isolato? Paura percepita? Psicosi collettiva? Meglio di no, per decenza, anche se la disumana rapina di Lanciano rischia di essere catalogata così nelle statistiche ufficiali o nelle pensose riflessioni di qualche talk show. Più correttamente diciamo che è un episodio di barbarie, con un connotato di crudeltà con radici lontane, visto che negli anno ‘70 il taglio dell’orecchio era uno dei pezzi forti dell’Anonima sarda, giovanotti che non esitavano a buttare in pasto ai maiali i corpi dei sequestrati. Vivi o morti, faceva poca differenza. Insomma, i banditi che hanno torturato il medico, e soprattutto la moglie, hanno addirittura studiato storia del crimine per il loro colpo, come non bastassero le efferatezze suggerite dalla cronaca. Un’ulteriore escalation di violenza per uno dei reati più odiosi, quando la porta si chiude, sei legato, isolato, preso a botte, violentato, senza difesa, per confessare il nascondiglio di un tesoro che spesso non c’è. 

Quando hai una certa età, sei disarmato anche nel fisico e non puoi nemmeno pensare di reagire. Un reato che ha già fatto tanti morti, e tanta paura. Paura vera, non percepita. Terrore. Di fronte al quale è inevitabile chiedersi: che si fa? Che fare? Oggi il governo vara un decreto sicurezza. Tante misure saranno mirate al contrasto di una delle miscele più esplosive, quella tra immigrazione clandestina e delinquenza. Una connessione che esiste, reale, come si può vedere (se si vuol vedere) negli angoli bui dello spaccio o sui marciapiedi della prostituzione. Confermata dalle statistiche di una popolazione carceraria formata al 35 per cento da stranieri. Intendiamoci. Nulla in questo caso ci segnala che siamo di fronte a una banda venuta da fuori, anche se nella geografia del crimine quasi sempre questi delinquenti hanno una targa dell’Est. E quanto al pacchetto Salvini, si tratta di misure aggiuntive a quanto già lo Stato fa, all’impegno quotidiano delle forze dell’ordine. Detto questo, e visto come vanno le cose, tutto ciò che si aggiunge in termini di deterrenza e repressione è utile. Così come sarà utile la nuova legge sulla legittima difesa, non una finestra aperta sul Far West, guai, ma lo strumento equilibrato che consenta al cittadino di contrastare un criminale in ogni momento e in ogni spazio della propria vita personale e professionale. Senza trasformarsi da vittima in colpevole. Bene dunque le leggi. Ma poi? Poi ci sono i tribunali, altre leggi. Perché tante bande vengono dall’Est? Lo sanno tutti: perché in Italia se li prendono, gli va meglio che a casa loro. Ecco, questo deve finire. Per banditi come quelli di Lanciano deve esistere una cella che si chiude, ma non la chiave per riaprirla. Anni, tanti anni. Per rendere giustizia a chi ha già subito. E perché qualche “collega” di malavita locale o straniera si dica: una rapina? In Italia? Meglio di no. Qui picchiano duro.