Mercoledì 24 Aprile 2024

La morte dei bambini, lo strazio e il mistero

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Ieri non era solo una serena giornata di primavera durante la quale alcune famiglie hanno deciso di fare una gita sul Mottarone, classica meta domenicale, una gita che si è poi trasformata in una tragedia con molte vittime. Quest’anno, infatti, si è celebrata anche la festa di Pentecoste, cioè dello Spirito divino consolatore, lo Spirito che ci illumina e ci aiuta a capire. Anche se la domanda che ci poniamo davanti a questa terribile tragedia, e in particolare davanti al dolore del bambino gravemente ferito, è una di quelle domande che rimangono senza risposta. Qual è il senso del dolore innocente? E come può un dio buono permettere tanta sofferenza?

Il piccolo che resta attaccato alla vita. Ma ha perso papà, mamma e fratellino

A questa domanda hanno cercato di rispondere due mistiche ebree molto vicine al cristianesimo, coinvolte in modo diverso nella tragedia della Shoà. La filosofa francese Simone Weil va al nocciolo della questione: "Il male trova un blocco alla sua potenza distruttiva solo se lo si rende manifesto, anziché permettergli di occultarsi, sì da passare inosservato e continuare a produrre danni. Perché ciò avvenga, il mezzo infallibile è la sofferenza dell’innocente: essa, infatti, non può passare inosservata, ma viene portata alla luce in tutta la sua ingiustizia, e nella luce il male, che è oscurità, viene dissolto".

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Precedenti: lunga serie di incidenti

Da parte sua, la giovane olandese Etty Hillesum, deportata e morta ventinovenne ad Auschwitz, scopre che non siamo soltanto noi esseri umani a soffrire, perché soffre lo stesso Dio, e che dunque bisogna aiutarlo, come scrive rivolgendosi a lui: "Una cosa diventa sempre più evidente per me, e cioè che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi". Il dolore innocente è dunque un capitolo importante della lotta contro il male. E questo può, anche nello strazio e tra le lacrime, aiutarci a vederne il senso. Un senso che non contraddice l’amore di Dio.

Palazzi incantati e giardini da fiaba. Sconvolto un angolo di paradiso