Giovedì 25 Aprile 2024

Europei basket, Sacchetti: "L'Italia ha fatto il massimo. Vorrei provare giocatori nuovi"

Il nuovo c.t. azzurro ha parlato al podcast di Sportando

Meo Sacchetti (LaPresse)

Meo Sacchetti (LaPresse)

Roma, 19 settembre 2017 – Terminati gli Europei con il settimo posto finale dell’Italia e con il conseguente addio di Ettore Messina che a causa degli impegni dei San Antonio Spurs non potrà più allenare gli azzurri, è ufficialmente cominciata l’avventura sulla panchina dell’Italbasket di Meo Sacchetti. Il nuovo commissario tecnico azzurro, intervistato dal podcast di Sportando condotto dal giornalista Dario Ronzulli, ha tracciato le prime linee guida del suo mandato, analizzando positivamente il cammino europeo degli azzurri: “Abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità e non dobbiamo assolutamente avere rimpianti. Serviva una partita al di sopra delle nostre possibilità per battere la Serbia che è arrivata in finale dove se l’è giocata fino alla fine nonostante le tante assenze pesanti nel suo roster”. Adesso però si guarda al futuro e alle qualificazioni ai Mondiali del 2019 che cominceranno a novembre e che però non vedranno protagonisti molti dei giocatori azzurri che saranno impegnati in NBA ed Eurolega: “Sapevamo sin dall’inizio che con queste finestre di gioco durante la stagione avremmo avuto qualche difficoltà per via delle assenze di molti giocatori. Non dobbiamo però lamentarci ma cercare soluzioni a questo tipo di problemi”. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di pescare giocatori da altri campionati come la A2: “Sono diventato c.t. da poco e adesso vedremo quale sarà la disponibilità di giocatori. Mi piacerebbe però vedere anche giocatori che non hanno fatto la Serie A e che conosco meno. E’ ancora presto comunque per valutare anche perché sarà difficile fare dei raduni con i giocatori. Magari sarà possibile vedere alcuni giocatori giovani”. Infine Sacchetti affronta il tema degli stranieri nei campionati e delle possibili ricette per dare un importante rilancio al movimento: “Anche sotto questo aspetto bisogna valutare tutte le regole che ci sono. Personalmente il mercato dei passaporti non mi piace. Ci sono regole sugli stranieri e comunitari che si potrebbero eliminare con un gentleman agreement tra società. Abbiamo poi degli ottimi allenatori e dovremo farli lavorare meglio per permettere loro di far capire ai ragazzi che avere sempre fame e voglia di migliorarsi è sempre importante. Chi lavora bene con i settori giovanili e produce qualcosa di buono merita di essere supportato. Poi bisogna fare un buon lavoro dal punto di vista fisico e quindi servono anche strutture adeguate”.