Mercoledì 24 Aprile 2024

Basket Eurolega, Armani a testa alta a Barcellona: scivola nel finale, ko 84-80

L'Olimpia ci mette cuore, grinta e intensità anche contro l'emergenza infermeria. E' forse la partita migliore sin qui in Eurolega ma alla fine deve cedere agli spagnoli che vantano un monumentale Tomic di Gabriele Gabbini

La grinta di Samardo Samuels diventa disdetta: l'Olimpia perde dopo un partitone a Barcellona

La grinta di Samardo Samuels diventa disdetta: l'Olimpia perde dopo un partitone a Barcellona

Milano, 28 novembre 2014 – Che cuore. C’è intensità, rabbia, grinta e coesione in un’Olimpia che, pure falcidiata dagli infortuni, riesce a giocare alla pari sul campo della formazione probabilmente con maggior talento di tutta l’Eurolega. Manca solo la vittoria, e non è certo poco, ma l’EA7 mette sul parquet grande carattere, segnando a referto forse la miglior partita di questa competizione e conquistando almeno il rispetto di un grande avversario, se non la vittoria. Sorride il Barca allora, con il settimo successo consecutivo, ma esce a testa alta e petto in fuori l’Armani, nonostante la sconfitta 84-80.

Costretto a fronteggiare l’emergenza infermeria (fuori capitan Gentile e Moss, con Kleiza non ancora del tutto recuperato) Banchi approccia la partita con un quintetto inedito che vede scendere contemporaneamente sul parquet i tre “lunghi” Melli, Samuels e James. Milano parte con grande concentrazione in difesa e con un ottimo, e sorprendente, Shawn James in versione assistman. I padroni di casa però rispondono con un monumentale Tomic e un paio di contropiedi mortiferi guidati da Huertas, anche se l’Olimpia grazie alle folate offensive di Ragland riesce comunque a chiudere il primo quarto in vantaggio sul 16-19.

L’Armani gioca bene sull’onda dell’entusiasmo e, complici anche le polveri bagnate dall’arco dei blaugrana, con 9 punti in fila di Hackett, Cerella e Samuels infila anche il +12. Il lungo giamaicano in particolare è maestoso su entrambi i lati del campo ma i padroni di casa trovano più confidenza da tre col giovanissimo Hezonja e riescono a riavvicinarsi fino al 36-42 che chiude il primo tempo.

Si gioca ad altissimo livello. Milano ha pazienza in attacco e cerca sempre la soluzione più comoda, con Brooks sugli scudi, mentre i padroni di casa pungono soprattutto in contropiede e l’Olimpia si riporta così sul +11 (43-54) dopo 6’. I padroni di casa però hanno una panchina lunghissima e per la formazione di coach Pascual tocca a Satoransky, con 6 punti consecutivi, rifarsi sotto. A complicare il tutto arrivano poi un paio di decisioni dubbie della terna: i padroni di casa scartano i regali, ringraziano e tornano avanti con Oleson 57-56 all’ultimo mini-break. I biancorossi non mollano e dalla difesa costruiscono il nuovo vantaggio, nonostante un altro tecnico fischiato a favore dei blaugrana. Melli e Hackett sono semplicemente devastanti là davanti ma i catalani restano attaccati alla partita e a 5’ dalla fine il tabellone dice pareggio a quota 70. L’EA7 c’è, fino agli ultimi 7 secondi almeno, quando è la terna in arancio a decidere il match fischiando un antisportivo a Melli invece di sanzionare un semplice fallo, peraltro di Samuels. Il Barcellona non sbaglia, si riporta a più due con palla in mano e chiude il match 84-80.

FC BARCELONA-EA7 ARMANI MILANO: 84-80 (16-19; 36-42; 57-56) FC BARCELONA: Doellman 6, Hezonja 13, Huertas 7, Abrines 11, Navarro, Satoransky 8, Pleiss, Thomas 7, Oleson 10, Lampe 2, Nachbar 2, Tomic 18. All. Pascual. EA7 MILANO: Ragland 6, Brooks 11, Gigli, Cerella 8, Melli 8, Meacham 4, Kleiza 2, James 4, Hackett 21, Samuels 16. All. Banchi