Piccola rivincita per le mamme abituate a sentirsi dire che i loro bambini sono "tutti il papà". È la scienza a dirlo: assomiglieranno anche alla parte maschile della famiglia fisicamente , ma i figli prendono l’intelligenza dalle madri. Il merito dunque dello sviluppo cognitivo dei nostri bambini deriva dalle donne
I GENI CONDIZIONATI
Secondo un'analisi condotta dalla Medical Research Council Social and Public Health Sciences Unit di Glasgow, durante la quale sono stati intervistati ogni anno circa 12.686 giovani di età compresa tra i 14 e i 22 anni, il miglior modo per predire l'intelligenza dei figli è fare riferimento al quoziente intellettivo della madre. Infatti è stato dimostrato che quello dei giovani varia solo di una media di 15 punti da quello delle loro mamme. I motivi? Esistono dei geni, definiti "condizionati", che funzionano solo se derivano da un genitore o dall’altro. Quelli dell’intelligenza, per funzionare, devono essere trasmessi dalla donna.
COME LA MAMMA FIN DALLO SVILUPPO
Nei primi giorni di sviluppo dell'embrione, le cellule che contengono geni paterni si accumulano solo in alcune aree emotive del cervello, le zone che sono responsabili della sopravvivenza, mentre nella parte di cervello in cui si sviluppano le funzioni cognitive, dall'intelligenza al linguaggio, ma anche al pensiero e alla pianificazione, non c’è traccia di cellule derivanti dal papà.
LA MAMMA AIUTA LO SVILUPPO COGNITIVO
Non è solo una questione di ereditarietà: la mamma ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dei bambini anche a livello fisico ed emotivo. Un bimbo amato e stimolato cresce sereno e di conseguenza sviluppa maggiormente anche l’intelligenza. Ricercatori dell’Università di Washington hanno dimostrato come un rapporto sicuro e pieno d’amore con la mamma sia indispensabile per la crescita di alcune zone del cervello.
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