Mercoledì 24 Aprile 2024

Veronica Panarello, l'urlo del marito: questa è giustizia

Lui: "Ma nessuno ha vinto". Il nonno: accuse infami spazzate via

Veronica Panarello e Davide Stival (Ansa)

Veronica Panarello e Davide Stival (Ansa)

Ragusa, 18 ottobre 2016 - "Veronica  Panarello ha pianto e continua a piangere: non accetta questa sentenza perché non si ritiene colpevole". L’avvocato Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello, commenta così la condanna. Masticando sorpresa e amarezza: "Non ci aspettavamo una sentenza così dura. Faremo appello perché non la riteniamo giusta né in punto di fatto né in punto di diritto. Dobbiamo aspettare le motivazioni per capire qual è stato il percorso logico e giuridico che ha seguito il giudice per arrivare a una condanna".

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Villardita spiega la sua delusione, indicando un punto debole nel dispositivo letto in udienza: «Il giudice ha escluso la premeditazione e le sevizie, ma poteva concedere almeno le attenuanti generiche in considerazione del rapporto madre-figlio. Noi non siamo abituati a criticare le sentenze». Quando gli viene chiesto di riportare la reazione emotiva della Panarello: «Ha reagito malissimo. Considera sommamente ingiusta questa sentenza». Sull’altro fronte non c’è alcuna gioia, nessuna euforia. Il pm Marco Rota si limita a un commento laconico: «Abbiamo la coscienza di avere fatto un buon lavoro». Neppure tra le parti civili, che pure hanno tuonato contro Veronica durante il processo, si sorride. «Non è una vittoria di nessuno – dice Daniele Scorfani, legale di Davide Stival il marito di Veronica –. Quando succede una tragedia così grande nessuno può dire ho vinto un processo o l’ho perso. È la sentenza che ci aspettavamo, una sentenza corretta. Davide era molto provato ed è stato per lui, e per coloro che erano presenti in aula, un momento di grandissima emozione: siamo abituati a governare sentimenti, ma è stato un momento forte». La vita di Davide procede ora su binari lontani dalla moglie. Ha presentato istanza di separazione e pensa anche di trasferirsi con il figlio piccolo. Prima di lasciare il tribunale spiega sibillino i motivi della rottura: «Come si può stare ancora insieme? Ha detto cose a cui non ho mai creduto. Io ho perso un figlio, il lavoro, la nostra vita è andata a rotoli».

La perizia: "Fragile e manipolatrice"

Il padre di Davide, indicato da Veronica come il vero assassino e ora prosciolto dall’accusa, reagisce con un pianto dirotto alla sentenza. «Per lui è una liberazione – spiega l’avvocato Francesco Biazzo –, perché da un lato ha ottenuto giustizia per suo nipote, dall’altro le accuse infamanti contro di lui sono state spazzate vie». Ora potrebbe vedersi archiviare anche il fascicolo che un altro pm ha aperto, come atto dovuto, dopo le accuse di Veronica.