Mercoledì 24 Aprile 2024

Ducati, Ciabatti: "Dopo Rossi periodo difficile, mondiale grazie a Dall’Igna”

Il direttore sportivo Ducati ritorna con la mente al 2013 e al post Valentino: "Non c’era una direzione chiara, meno male abbiamo convinto Dall’Igna"

Paolo Ciabatti

Paolo Ciabatti

Bologna, 11 novembre 2022 - Ducati campione del mondo quindici anni dopo Casey Stoner. L’impresa è riuscita a Pecco Bagnaia, che dunque ha fatto meglio del suo mentore Valentino Rossi il quale in un biennio Ducati non riuscì a rendersi competitivo per la lotta al titolo. Il direttore sportivo Paolo Ciabatti, arrivato proprio in Ducati dopo quel biennio, ha raccontato a motorsport.com quanto sia stato difficile ricostruire l’ambiente al termine dell’esperienza del Dottore.

Ciabatti: "Dopo Rossi tante tensioni"

Si rese necessario cambiare profondamente l’assetto del team dopo le due annate di Valentino Rossi con Filippo Preziosi, Ciabatti parte con il suo racconto proprio da lì, cioè dall’esigenza di modificare l’organigramma della parte tecnica: “Ci fu un cambiamento principale, cioè l’uscita di Preziosi che se ne andò dopo due anni difficili - le parole di Ciabatti - Il biennio Ducati di Rossi ha vissuto di grandi aspettative ma i risultati non furono quelli sperati. Questo creò tanta pressione e tante ferite interne, con l’opinione pubblica che fu molto critica nei confronti di Ducati”. In effetti, il team sembrava non aver trovato un suo nuovo percorso da seguire, ma fu l’idea di Domenicali di affidarsi a Dall’Igna a dare una svolta: “Avevamo Hayden e Dovizioso che faticavano tanto e in effetti non avevamo una direzione tecnica chiara”, l’ammissione di Ciabatti. Un colloquio tra il direttore sportivo e Domenicali fu però decisivo: “Serviva fare qualcosa per gestire un progetto tecnico complesso come la Moto gp e Domenicali fu bravissimo a convincere Dall’Igna a lasciare l’Aprilia. Lì è partita l’inversione di tendenza che ci ha portato poi ad arrivare fino al mondiale”.

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