Venerdì 26 Aprile 2024

Motogp 2019, perché Valentino Rossi può arrivare al Mugello in testa al Mondiale

Da sogno a suggestione a... Chissà. Calendario alla mano, il Dottore può trasformare l'impossibile in possibile

Valentino Rossi (Ansa)

Valentino Rossi (Ansa)

Roma, 1 aprile 2019 - Il sogno è ricominciato con il secondo posto in Argentina, seconda gara del Mondiale Motogp 2019. Grinta e coraggio da ragazzino, tenacia degna dei tempi migliori e finalmente una Yamaha capace di stare lassù, nelle zone alte della Honda e di dare qualche grattacapo alla Ducati a cannone che però si è rivelata battibile. Il capolavoro di Valentino Rossi riaccende così le speranze di una stagione che possa non essere solo un (monotono) dominio di Marquez al massimo un duello fra lo spagnolo e Dovizioso. No, Rossi c’è e vuole esserci in quella bagarre per il titolo che si svilupperà con le prossime gare.

Già, prendiamo un attimo il calendario e corriamo verso dove nessuno - se non appunto solo Rossi - proverà a correre. Sì, ogni oltre limite, ogni oltre previsione ma con la voglia di stupire tutto e tutti. A partire da Marquez e Dovizioso. Il concetto è semplice: Valentino, dopo quello che è accaduto con il Gp di Argentina potrebbe presentarsi al Mugello in una posizione in classifica da urlo: primo. Ok, la suggestione rasenta il gioco d’azzardo, ma gli spunti per vedere un quarantenne guidare il Mondiale nel Gp di casa sua ci sono.

Vediamo perché: le gare prima del Mugello sono tre e dopo quanto visto domenica, Rossi, ha dalla sua la possibilità di contrastare davvero lo strapotere Honda-Ducati. In Texas, prossimo Gp, la situazione potrebbe essere identica a quanto accaduto in Argentina. Marquez difficile da battere, Dovi protagonista ma sullo stesso piano della Yamaha. Punto secondo: si va a Jerez e qui Valentino potrebbe studiare il miracolo di non accontentarsi più di un gradino qualunque del podio. La pista gli piace, è assolutamente meno favorevole alle fughe della Honda e soprattutto troppo tecnica per la Desmo versione razzo. In altre parole, se la M1 di Vale è davvero vicina a completare il piano di perfezionamento (deciso e programmato da Rossi), a Jerez il numero 46 potrebbe vincere. Cosa che cercherà di fare sicuramente a Le Mans, in Francia, 15 dopo la Spagna e dove si consoliderà la classifica in attesa del Gp d’Italia. Sogno o non sogno, dunque, Valentino ha i mezzi e la possibilità di tornare lassù, il numero a 40. Una favola. Anzi, no, forse è una storia vera.

Qui sotto le pagelle del Gp di Argentina 2019