Venerdì 26 Aprile 2024

Napoli, Sabatini si candida come direttore sportivo

Il dirigente umbro è libero dopo la fine dell'avventura al Bologna: insieme a Sartori è in lizza per sostituire il partente Giuntoli

Walter Sabatini (Ansa)

Walter Sabatini (Ansa)

Napoli, 3 gennaio 2022 - C'è un mercato del calciatori e ce n'è un altro, sicuramente poco appariscente ma non per questo meno importante, che riguarda i direttori sportivi e in particolare il Napoli.

La svolta dopo Empoli

  Che i rapporti tra Aurelio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli non siano più idilliaci non è un segreto, così come non lo sono gli abboccamenti tra quest'ultimo e la Juventus. Fino a non molto tempo fa sembrasse che l'eventuale nuovo sodalizio non potesse concretizzarsi prima del 2024, quando scadrà il contratto che lega il ds toscano al club partenopeo. Non solo le questioni burocratiche: pare sia più facile trovare un buon giocatore che un dirigente che risponda ai requisiti del patron, che non sono pochi. Competenza, esperienza, personalità ma anche quel sano spirito di conservazione necessario per resistere a una collaborazione con un presidente così presente: un identikit spesso caduto nel vuoto. Almeno fino alla recente candidatura esposta a mezzo stampa da Walter Sabatini, fresco dal divorzio - neanche troppo sereno - con le due società del canadese Joey Saputo (Bologna e CF Montréal), di cui era il coordinatore delle aree tecniche. Prima ancora della burrascosa fine di un rapporto cominciato nel 2019, consumatasi dopo la brutta sconfitta dei rossoblù a Empoli, tra le parti non erano mancati altri momenti di tensione: formalmente si parlava di un Sabatini stanco, svuotato e quasi vicino alla 'pensione', ma nella realtà dei fatti a pesare erano le divergenze sul mercato. Quelle che il ds umbro sarebbe felice di non trovare in un ipotetico futuro all'ombra del Vesuvio, dove tra le altre cose si riformerebbe il sodalizio con Luciano Spalletti.

Idea Sartori

Tutto in discesa dunque? In realtà no, perché come sempre De Laurentiis, davanti a una scelta fondamentale, non si ferma alla prima opzione. L'altro profilo sondato è quello di Giovanni Sartori, che a sua volta attualmente non vive una grande fase di armonia con Gian Piero Gasperini, tanto per restare in tema di personalità forti e in un certo senso ingombranti. Il comune denominatore dei due dirigenti è la bravura nella caccia ai nuovi talenti, tasto sul quale Giuntoli, forse anche a causa delle finanze non più così floride del Napoli, è stato piuttosto carente. Considerando proprio il ridimensionamento del progetto tecnico azzurro sotto il profilo dei costi (su tutti un monte ingaggi da abbattere almeno del 30%) e la fine del ciclo per diversi giocatori, la candidatura di Sabatini sembra cadere a fagiolo.

Leggi anche - Insigne, quasi fatta col Toronto: le cifre in ballo