Mercoledì 24 Aprile 2024

Infantino: "Fifa non ha mai proposto Mondiale biennale. Osservo con sofferenza l'Ucraina"

Il presidente della Fifa al Congresso di Doha precisa: "Abbiamo solo studiato la fattibilità". E commenta la guerra tra Russia e Ucraina

Gianni Infantino (Ansa)

Gianni Infantino (Ansa)

Roma, 31 marzo 2022 - "La Fifa non ha mai proposto un Mondiale biennale, ma ne ha solo studiato la fattibilità". Gianni Infantino, presidente della Fifa, ha aperto in questo modo il Congresso dell'organizzazione calcistica più importante del mondo a Doha. Un passo indietro importante, che arriva dopo mesi di opposizione a questa ipotesi e commenti negativi in merito. Il numero 1 della Fifa ha poi parlato dell'attuale situazione globale e della guerra in Ucraina, che coinvolge inevitabilmente anche il sistema calcistico.

Infantino: "Alimentiamo un dibattito positivo"

Gianni Infantino ha parlato così del Mondiale biennale: "Voglio essere molto chiaro: la Fifa non ha mai proposto un Mondiale da disputarsi ogni due anni. L'ultimo Congresso, svoltosi nel 2021, ha incaricato con un voto l'amministrazione Fifa per studiare la fattibilità di questa idea, ma non è stato proposto nulla. Si è giunti alla conclusione che fosse fattibile e che avrebbe avuto delle ripercussioni sul sistema. La fase successiva è quella della consultazione, del dibattito, la ricerca di un accordo e dei compromessi. Il dibattito è necessario per trovare una soluzione che soddisfi e favorisca tutti, grandi e piccoli".

L'impatto della guerra russa in Ucraina

Il presidente della Fifa ha commentato quanto sta accadendo in Ucraina, dove la Russia ha imbastito un conflitto militare che sta provocando pesanti ripercussioni negative: "Siamo riusciti a tornare a giocare dopo la pandemia, che ci ha ricordato come la salute venga prima di tutto. Ora, quando iniziavamo ad intravedere la luce in fondo al tunnel e ci avviciniamo ad un fantastico Mondiale in Qatar, è scoppiata una guerra, con la paura di un conflitto globale. Viviamo in un mondo aggressivo, con guerre terribili in tutto il mondo". Infantino è conscio dell'importanza del calcio nel tessuto sociale, ma anche che esso non potrà mai risolvere tutti i problemi: "Il calcio unisce le persone, rompe le barriere: è lo sport del mondo, ma non siamo così ingenui da credere che possa risolvere tutti i problemi. Guardo all'Ucraina con cuore pesante. Personalmente, l'ultimo Europeo che ho organizzato da segretario Uefa era in Polonia e Ucraina, l'ultima finale a Kiev e l'ultimo Mondiale in Russia". Leggi anche: Recuperi Serie A, ecco tutte le date