Venerdì 26 Aprile 2024

Juventus, scordati Guardiola. Sarri in pole

Il City blinda Pep: "Tutto falso". L'ex Napoli il nome più caldo, ma c'è l'altro Maurizio

Mauricio Pochettino saluta Maurizio Sarri

Mauricio Pochettino saluta Maurizio Sarri

Torino, 24 maggio 2019 - C'è il fumo di Londra, e poi c’è il fumo negli occhi di Manchester. Pep Guardiola esce di scena. Sempre che ci sia mai stato, tra i papabili per la panchina della Juventus. Forse una comparsa, o per i tifosi bianconeri, un’apparizione. Sicuramente ha occupato il gradino più alto dei pensieri di Andrea Agnelli. Ma tra il dire e il poter fare, c’è di mezzo un mare. Quello della Manica, che divide il vecchio e un po’ logoro Continente dalla ricca e rigogliosa Premier, dove l’hollywoodiano Pep recita la parte del protagonista. "Le voci di Guardiola sono tutte false: lui ha un contratto di altri due anni con noi e vuole rimanere a Manchester". Alberto Galassi, membro del consiglio d’amministrazione del Manchester, è costretto a intervenire in diretta tv su Sky Sport per stroncare i rumors che dalla mattina si erano gonfiati dopo che un’agenzia di stampa italiana aveva dato per ufficiale lo sbarco del tecnico catalano a Torino, sostenendo la tesi con tanto di numeri e date (24 milioni di stipendio all’anno, firma il 4 giugno e presentazione il 14). "Un club serio come la Juventus per prima cosa contatta l’altro club, non agisce all’oscuro", sottolinea Galassi che poi racconta un aneddoto delle ultime ore: "Ci siamo sentiti e scambiati whatsapp con Nedved, e ci siamo fatti una risata: la situazione è ridicola".

Sorry, ma Sarri quindi. Perché a ridere (sotto i baffi) ora è Maurizio, tecnico mai amato dal Chelsea e in uscita da Londra una volta passata la finale di Europa League. Da giorni l’entourage dell’ex allenatore del Napoli ha preso contatti con la società bianconera: le parti sono molto vicine, tanto che il nome di Simone Inzaghi, il più forte nelle ore calde del post- Allegri, è andato via via sfumando. Sarri ora pare il grande favorito, anche se deve vedersela con un altro Maurizio, o meglio Mauricio. Già quel Pochettino, anche lui impegnato a preparare una finalissima - quella di Champions con il suo Tottenham - ma molto tentato dal misurarsi con la realtà italiana. Nel suo caso pesa tantissimo la clausola che gli Spurs hanno messo per blindarlo (30 milioni): una cifra che la Juventus dovrebbe sottrarre al rafforzamento della rosa. Sorry, but Sarri. Sembra il finale più realistico in una storia che di realistico ha ben poco.

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