Beal (LaPresse)
Boston (Stati Uniti), 15 marzo 2018 – Così come accade in Europa, anche nell’universo NBA ci sono partite che accendono la rivalità – a dire il vero sempre molto corretta Oltreoceano – dei tifosi delle varie franchigie: è stato così in passato per epiche sfide tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics che negli anni d’oro si contendevano i titoli e sta diventando così, pur non essendoci alcun anello in palio, sempre tra i biancoverdi e i Washington Wizards: l’ultimo atto di questa particolarissima saga è andato in scena questa notte al Boston Garden dove ad imporsi per 125-124 sono stati i capitolini che, grazie ai canestri di Bradley Beal (34 punti e 9 assist), sono prima riusciti a rimontare ben 20 lunghezze di svantaggio e poi ad imporsi allo sprint dopo ben due supplementare. Un ko che pesa tantissimo per i Boston Celtics che – anche a causa delle tante assenze (mancavano Kyrie Irving, Al Horford, Jaylen Brown. Daniel Theis e Marcus Smart) – potrebbero dover dire anticipatamente addio al primo posto della Eastern Conference occupato sempre più saldamente nelle mani dei Toronto Raptors che hanno sfruttato appieno le tre sconfitte nelle ultime cinque partite patite dai biancoverdi. Nel primato della Western Conference continuano invece a sperare, nonostante l’impressionante cammino degli Houston Rockets, i Golden State Warriors che questa notte hanno portato a casa il derby californiano battendo i Los Angeles Lakers 117-106. Pur essendo ancora privi di Steph Curry e avendo perso nel secobdo tempo Klay Thompson per un problema al dito che potrebbe essere più grave del previsto, i campioni NBA non hanno tentennato e appoggiando il peso del loro attacco su Kevin Durant (26 punti) e sull’ex di serata Nick Young (18), hanno preso il largo nella metà di gara finale. Potrebbero avere risvolti negativi nella corsa ai playoff ad Est, infine, le sconfitte dei Milwaukee Bucks – battuti 126-117 dagli Orlando Magic guidati da Simmons (35 punti) e DJ Augustin (32) – e dei Miami Heat che sono caduti a Sacramento (123-119) per mano dei Kings di Fox (20 punti) e Randolph (22).