Mercoledì 24 Aprile 2024

NBA finals 2022, i Celtics non steccano al Garden: Warriors ko e serie sul 2-1 biancoverde

Gli uomini di Udoka si sono imposti per 116-100 al termine di un match di fatto sempre comandato

Brown (ANSA)

Brown (ANSA)

Boston (Stati Uniti), 9 giugno 2022 – I Boston Celtics confermano la regola non scritta che in questi playoff li ha visti sempre vincenti dopo una sconfitta e, alla prima di queste Finals NBA al Boston Garden, reagiscono allo scivolone di gara 2 imponendosi con un netto 116-100 sui Golden State Warriors. Un successo perentorio non solo nel punteggio quello portato a casa dai ragazzi di Udoka che sin dalla prima palla a due hanno messo in campo maggior intensità rispetto agli avversari, stritolandoli con una difesa arcigna e capace di generare un effetto domino che ha dato fiducia e messo in ritmo l’attacco, abile nel trovare le giuste spaziature e nello sfruttare il potenziale del triumvirato formato da un monumentale Jaylen Brown (27 punti di cui 17 nei 12’ iniziali) e da Jayson Tatum (26 punti, 9 assist e 6 rimbalzi) da Marcus Smart (24 punti). A dir poco fondamentale, però, anche il contributo fornito da un cast di supporto, nel quale hanno brillato Robert (7 punti e 10 rimbalzi) e Grant Williams (10 punti), ma anche Al Horford. I biancoverdi hanno avuto un solo passaggio a vuoto nella terza frazione, nella quale gli Warriors hanno risalito la corrente passando dal -17 al +1 grazie alle giocate di Steph Curry (31 punti) e Klay Thompson (25), apparsi questa sera forse un po' troppo soli nel tentare di salvare le sorti dei gialloblu. Nei 12’ finali la benzina nel serbatoio dei californiani si è definitivamente esaurita e Boston ha potuto allungare le mani sulla vittoria.

La gara

Grazie a una grande intensità e a una difesa capace di sporcare le linee di passaggio di Golden State, Boston è riuscita a partire con il piede giusto. Anche l’attacco ne ha tratto vantaggio e, trascinato dai 17 punti iniziali di Brown, ha martellato il canestro avversario (10/15 al tiro iniziale per i biancoverdi) toccando a più riprese il +15 prima di chiudere il quarto d’apertura sul 33-22. Il canovaccio di gara non è cambiato nella prima parte della seconda frazione, nella quale i Celtics hanno continuato a trovare le giuste spaziature e tiri puliti, allungando fino al +18 con le prime fiammate di Tatum (54-46). Dall’altra parte Golden State ha avuto però il merito di non perdere contatto e, nel momento in cui si sono accesi Poole – con 5 punti di fila – e Curry, ha saputo ricucire lo strappo rientrando a -7 (56-49). Un primo assalto ospite respinto dai Celtics con i punti portati in cascina da White, Brown e Smart per il 68-56 di fine primo tempo.

Dopo la pausa di metà gara però le cose sono cambiate ancora perché gli Warriors hanno spiccato nuovamente il volo sulle ali di un Curry scatenato nonostante i quattro falli sul groppone e capace di spingere i suoi fino al sorpasso (82-83). Un vantaggio estemporaneo perché pronta è arrivata la replica dei biancoverdi che hanno subito rimesso la testa avanti con la tripla di Smart e poi, anche grazie a un preziosissimo Williams, sono entrati nei 12’ di gara finali sul +4 (93-89). Un vantaggio che è poi via via tornato a crescere perché la benzina nel serbatoio di Golden State – anche a causa dello sforzo profuso dopo l’intervallo – si è esaurita con largo anticipo e Boston, brava a sfruttare le tante seconde opportunità avute, ha potuto allungare definitivamente le mani sulla vittoria.

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