Basket, finale scudetto: Milano sbanca Bologna e si porta sull'1-0

L'Olimpia strappa subito il vantaggio del fattore campo alla Virtus battendola 66-62

Basket, Milano espugna Bologna. Datome protagonista

Basket, Milano espugna Bologna. Datome protagonista

 

Bologna, 6 giugno 2022 – Colpo dell’Armani AX Milano che inaugura le finali scudetto di basket battendo a domicilio la Virtus Segafredo Bologna 66-62 e strappando subito ai bianconeri il vantaggio del fattore campo nella serie. Il match ha preso quota nel terzo quarto quando Milano, presa per mano da Shavon Shields (18 punti di cui 10 nel quarto dopo la pausa lunga), ha messo a segno un parziale di 17-5 che le ha consegnato tra le mani l’inerzia del match.

Finita anche a -13, però, la Virtus non ha mai alzato le mani dal manubrio e, affidandosi a Milos Teodosic (16 punti) e Toko Shengelia, è rientrata nella quarta frazione a -2 mancando l’aggancio con un sanguinoso 0/2 in lunetta di Hackett. L’Olimpia ha ovviamente “ringraziato” e nel punto a punto finale ha piazzato il colpo di reni vincente grazie all’esperienza di Datome (13 punti) e alla regia di Rodriguez. I biancorossi, nonostante la serataccia al tiro da fuori (3/23 da tre) sono stati protagonisti di una grande prestazione difensiva e a rimbalzo (50-41 il computo delle carambole in favore degli ospiti che hanno catturato ben 17 rimbalzi offensivi). La Virtus, costretta a rincorrere per quasi tutto l’arco del match, ha invece pagato le basse percentuali dal campo (41% da due e 23% da tre) e una prestazione opaca di alcuni uomini chiave come Belinelli, Cordinier, Hackett e Jaiteh.  

La gara

Dopo appena 80” dall’inizio del match la Virtus è costretta a fare i conti con una prima tegola: ricadendo dopo un tiro Teodosic subisce fallo da Shields ma si procura un infortunio alla caviglia che lo costringe a lasciare anzitempo il campo. Dall’altra parte Milano difende con fisicità e grande aggressività, in attacco punta sul pick and Roll tra Rodriguez e Hines per fare male e provare a prendere in mano l’inerzia iniziale del match (3-6). Il tifo della Segafredo Arena rialza i suoi decibel con il pronto ritorno in campo di Teodosic, mentre Milano cerca di dettare i ritmi di gara speculando sugli errori al tiro dei bianconeri – che sussultano anche per il ritorno in panchina di un Toko Shengelia dolorante al braccio destro – e facendo circolare bene la palla in attacco ma non riesce a dare l’accelerata giusta per allungare. La Virtus, al suono della prima sirena si ritrova così con sole tre lunghezze da recuperare (10-13). Anche in avvio di secondo quarto le squadre continuano ad essere fallose al tiro e il match stenta a decollare: Shields prova a prendere per mano l’attacco di Milano mettendo a segno sei punti ravvicinati e regalando due possessi di vantaggio all’Olimpia (17-21), ma la Virtus regge l’urto e ritrova prima la parità con il tiro dalla lunga di Hackett e poi il vantaggio con Tessitori (24-23); un sostanziale equilibrio che resta intatto fino al termine del primo tempo, chiuso a +1 da Milano (27-28). Al rientro in campo Milano riprova subito ad accelerare con Shavon Shields a vestire sempre i panni del principale terminale offensivo dei biancorossi che piazzano un 12-3 chiuso dal sottomano di Hines e alzano l’asticella del loro vantaggio fino al +8 costringendo Scariolo al timeout. Il minuto di sospensione chiamato dal coach bresciano non sortisce però gli effetti sperati perché la Virtus continua a litigare con il ferro (più di 3’ senza canestri per i felsinei) e a trovare le corrette spaziature in attacco, mentre l’Armani ne approfitta per allargare la forbice del disavanzo fino a 13 lunghezze con cinque punti filati di Datome, arrivati al culmine di un parziale 17-5 (32-45). A tamponare l’emorragia e a sbloccare la Segafredo sono quattro punti ravvicinati di Sampson e Belinelli. Un mini-break che aiuta la Virtus a sciogliere un po’ le briglie ma che non scalfisce la fiducia dell’Armani che entra nei 10’ conclusivi avanti 40-50. Alibegovic e Sampson provano a far breccia nella difesa milanese riaccendendo le speranze virtussine con quattro punti di fila all’alba del quarto quarto. Teodosic li segue a ruota con altri due canestri per il -5 bolognese, ma l’Olimpia è a dir poco presente a rimbalzo d’attacco e ha la forza di rintuzzare gli attacchi della Virtus con le stilettate e l’esperienza di Rodriguez e Datome che non capitalizza però un tecnico fischiato ad Hackett (51-59). La Segafredo incassa e risponde con un 6-0 alimentato dalle giocate muscolari di Shengelia. Hackett in lunetta manca addirittura la parità con un inusuale zero su due e dall’altra parte l’Armani respira a pieni polmoni con i due liberi di Bentil del +4 esterno (57-61). L’arrivo è in volata e a spuntarla è’ l’Armani che grazie ai liberi finali di Melli e Hall mette le mani sul punto dell’1-0.