DeRozan (LaPresse)
San Antonio (Stati Uniti), 25 luglio 2018 – Negli Stati Uniti continua a tenere banco la trade NBA che ha portato Kawhi Leonard – da tempo in rotta con i vertici dei San Antonio Spurs – a Toronto e DeMar DeRozan in Texas. Proprio l’ormai ex Toronto Raptors subito dopo l’ufficializzazione dello scambio non ha fatto nulla per nascondere la delusione per essere stato di fatto costretto a lasciare il team canadese dove aveva messo oramai radici viste le nove stagioni di militanza. A distanza di qualche giorno, come ha spiegato il giocatore ad ESPN lo shock è ancora forte: “Faccio ancora fatica a realizzare mi sembra di essere dentro ad un sogno”. A scatenare la reazione su Instagram del giocatore è stato il fatto di essere stato colto di sorpresa da questa trade. Masai Ujiri, presidente operativo dei Raptors nei giorni scorsi ha ammesso che c’è stato un malinteso comunicativo nei colloqui intercorsi tra le parti prima della trade. la versione di DeRozan è però un po' diversa: “Durante tutti i colloqui che abbiamo avuto ho sempre avuto l’impressione che non avrei cambiato squadra. Come ogni anno io mi preparo in palestra e quando arriva il momento mi impegno e lavoro sodo per aiutare i più giovani del roster e cercare di migliorarmi. Di questo si è parlato anche in quei colloqui. Anzi posso dire che ho chiesto espressamente se c’era qualcosa in piedi e se c’era il rischio di essere scambiato e mi è stato detto di no. Alla fine dei conti ho sempre dato tutto per la causa e i progressi personali e di squadra si sono visti. Abbiamo perso da un team che è andato due volte in finale. Se Ujiri dice che doveva fare qualcosa per migliorare e dare l’opportunità di vincere al team mi suona come una grande stupidaggine. Non credo di essere stato trattato con il rispetto che meritavo dopo nove anni in cui mi sono sacrificato e ho dato tutto per i Raptors. Sarebbe stato sufficiente essere chiari e io avrei accettato tutto”. Adesso però DeRozan deve voltare pagina per approdare alla corte di coach Gregg Popovich per cui nutre grande stima: “Ho sempre amato Popovich. Ha qualcosa di speciale nel modo di allenare e gestire la squadra. A questo punto della mia carriera avere la fortuna di poter essere allenato da un coach leggendario come lui è qualcosa che non capita spesso. Una grande fortuna. Ho trascorso gran parte della mia carriera con Casey che mi ha dato la libertà di esprimere la mia pallacanestro e in questi giorni mi ha detto che è certo che mi troverò molto bene anche con Popovich. Infine il nuovo giocatore degli Spurs ha dedicato un pensiero ai Raptors e ai loro tifosi: “Sono tante le cose che ricorderò di questi anni a Toronto. L’amore della gente, l’aver fatto i playoff, l’All Star Game e tanto altro. Tutte cose che non dimenticherò e porterò nel cuore. Nulla potrà prendere il posto che ha Toronto nel mio cuore. Sentire persone che ti ricordano come il miglior Raptors della storia è un grande onore”.