Isaiah Thomas (LaPresse)
Denver (Stati Uniti), 23 luglio 2018 – La nuova vita sportiva di Isaiah Thomas è ufficialmente iniziata. Il folletto nativo di Tacoma – dopo una stagione in cui, a causa dei noti problemi all’anca, ha faticato a trovare continuità giocando solo trentadue partita tra Cavaliers e Lakers, dove è arrivato a febbraio – ha infatti deciso di rimettersi in gioco e di firmare un contratto annuale da due milioni di dollari con i Denver Nuggets. La grande voglia di dimostrare di poter tornare, dopo l'intevento intervento all’anca fatto in febbraio, ai livelli che ha mostrato ai Boston Celtics è stata la molla che lo ha spinto ad accettare questa sfida in Colorado, come ha ammesso lui stesso ai media americani: “Adesso tutti sono preoccupati dalle condizioni della mia anca e mi guardano con scetticismo. Ho dovuto farmi un esame di coscienza questa estate e non pensare al denaro perché voglio dimostrare a tutti che sono sano e che posso giocare ancora ad altissimi livelli e so che lo farò”. L’addio ai Celtics dopo una stagione giocata ad altissimi livelli ma conclusa anzitempo per l’infortunio all’anca è stato a dir poco doloroso per lui: “Se quell’anno non avessi giocato i playofff avrei potuto recuperare e avrei forse strappato un grande contratto con i Celtics, ma non me la sono sentita. Avevo appena perso mia sorella e pensavo che il basket avrebbe potuto risollevarmi. Col senno di poi non è stata una grande decisione. Forse mi avrebbero scambiato lo stesso ma avrei potuto mostrare tutto il mio valore, cosa che non ho fatto lo scorso anno. Ho giocato fino a quando non ce l’ho più fatta”. Infine Thomas ha rivelato un retroscena clamoroso che dimostra quanto sia ancora legato ai colori biancoverdi: “Prima di firmare con i Nuggets l’ho chiamato per fargli sapere che avrei tanto voluto tornare in biancoverde ma in quel momento stavano discutendo il rinnovo di Smart e non abbiamo potuto approfondire”. Ora per Thomas si spalancano le porte di una nuova avventura ai Nuggets dove spera di tornare quel giocatore in grado di incantare le platee e spaccare in due le difese.