Giovedì 25 Aprile 2024

Nba, Gallinari decisivo. LeBron batte l'amico Wade

I risultati delle gare NBA disputate nella notte

Danilo Gallinari (LaPresse)

Danilo Gallinari (LaPresse)

Oklahoma City (Stati Uniti), 11 dicembre 2018 – La lotta per la prima posizione della Western Conference NBA ha vissuto un’altra nottata a dir poco cruciale visto che tutte e cinque le squadre di vertice sono scese in campo facendo bottino pieno. In vetta ora ci sono gli Oklahoma City Thunder che, pur avendo due vittorie in meno rispetto ai Golden State Warriors e una in meno rispetto ai Denver Nugggets, hanno i miglior rapporto tra partite vinte e perse (750%). L’ultima gemma l’hanno ottenuta battendo in casa 122-113 gli Utah Jazz: ad ispirare questo prezioso successo è stato un sempre più positivo Paul George (nelle ultime 10 gare ha viaggiato a 24.7 punti e 7.8 rimbalzi di media) che ha chiuso la gara con 31 punti, 17 dei quali messi a segno ne terzo quarto in cui OKC ha dato l’accelerata finale con un parziale di 42-29. Come detto però anche le concorrenti tengono il passo: i Golden State Warriors hanno sopraffatto 116-108 i Minnesota Timberwolves grazie ad una prestazione superlativa di Steph Curry che ha mandato a bersaglio 38 punti conditi da 7 rimbalzi e 6 assist. Proprio il fuoriclasse nativo di Akron, dopo aver sbagliato sei dei primi nove tiri tentati, si è scatenato nella seconda parte di gara (nel solo terzo quarto ha segnato 14 punti) trascinando assieme a Klay Thompson (26 punti) e Kevin Durant i californiani al successo. Stessa sorte è toccata ai Denver Nuggets che dopo due sconfitte hanno ritrovato la vittoria sconfiggendo 105-99 i Memphis Grizzlies: la gara è stata u lungo testa a testa tra le due squadre, deciso negli ultimi 4’ di gioco in cui Nikola Jokic (27 punti e 18 rimbalzi) e Jamal Murray hanno siglato quei canestri che hanno piegato le resistenze di Mike Conley (19 punti) e soci. Una menzione speciale, nelle file dei Nuggets, la merita però anche Monte Morris che ha eguagliato il suo massimo score in carriera (20 punti). La vittoria più sofferta nel quintetto di testa dell’Ovest l’hanno senza dubbio portata a casa i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari (migliore dei suoi con 25 punti segnati), che per avere a meglio suoi Phoenix Suns, sconfitti 123-119, hanno dovuto attendere un tempo supplementare: I Suns hanno provato a dare una spallata ai Clippers volando a +9 ad inizio quarto quarto, ma Gilgeous-Alexander, Gallinari (16 punti nella seconda parte di match) e Harris hanno ripreso in mano la situazione portando a +2 i californiani a 5” dalla fine. A pareggiare di nuovo i conti e a portare il match all’overtime i ha pensato D’Anthony Melton con un jumper vincente. Il punto a punto è così proseguito fino alle battute finali del supplementare in cui a fare la differenza è stata la freddezza ai liberi di Beverley ed Harris. Sempre a Los Angeles continua anche il buon momento dei Lakers saliti a quota 17 vittorie stagionali dopo aver sconfitto al fotofinish (108-105): un match a dir poco speciale per LeBron James che ha riabbracciato l’ex compagno (a Miami e Cleveland) nonché amico fraterno, Dwyane Wade. Le emozioni non hanno però condizionato la gara del numero 23 dei Lakers che ha sfiorato la tripla doppia (28 punti, 12 assist e 8 rimbalzi) ma soprattutto ha siglato i due liberi che hanno messo in ghiaccio il risultato. Uno sforzo che probabilmente sarebbe stato vano se anche Kyle Kuzma non avesse dato il suo contributo siglando 33 punti, tra cui i due del definitivo sorpasso gialloviola. Ad Est è invece i Boston Cetics hanno allungato a sei la striscia di successi consecutivi sconfiggendo 113-100 i New Orleans Pelicans. Decisiva è stata la prestazione di Marcus Morris (31 punti) che ad inizio secondo tempo ha siglato tre triple pesantissime e ha vinto la sfida nella sfida con Anthony Davis che pure è arrivato a quota 41 punti segnati. I biancoverdi continuano quindi a lottare per scalare posizioni importanti in classifica con Milwaukee Bucks, che dopo aver sconfitto i Toronto Raptors hanno messo ko 108-92 anche i Cleveland Cavaliers pur non potendo contare su Antetokounmpo, Philadelphia 76ers (spinti dai 24 punti di Embiid al successo sui Pistons, battuti 116-102), e con gli Indiana Pacers che in casa hanno superato 109-101 i Washigton Wizards mettendo il turbo con un 30-17 siglato nel secondo quarto. Infine sono arrivate anche le vittorie dei Sacramento Kings (108-89 contro i Chicago Bulls) e dei Dallas Mavericks (101-76 contro gli Orlando Magic).

MATTEO AIROLDI