Mercoledì 24 Aprile 2024

Banchero, troppo bravo per l’Italia? E’ la matricola dell’anno nella Nba

La stella di Orlando non ha ancora deciso se indossare la maglia azzurra: intanto al debutto ha stupito tutti

Banchero, troppo bravo per l’Italia?  E’ la matricola dell’anno nella Nba

Banchero, troppo bravo per l’Italia? E’ la matricola dell’anno nella Nba

di Doriano Rabotti

Fino a quando non ufficializzerà la sua scelta, la paura che sia troppo bravo per l’Italia rimarrà. A maggior ragione dopo che ieri Paolo Banchero è stato scelto come matricola dell’anno nella Nba, con un plebiscito quasi bulgaro.

I numeri sono impressionanti, e paradossalmente in assenza di un annuncio sono quelli che preoccupano di più. L’asso italo-americano degli Orlando Magic è stato nominato Rookie of the year, matricola dell’anno, dopo un primo campionato nella Nba da stropicciarsi gli occhi. Ha battuto Jalen Williams degli Oklahoma City Thunder e Walker Kessler degli Utah Jazz, e questa per il basket azzurro sarebbe una grandissima notizia. 20 anni, cresciuto a Duke, nato a Seattle da padre italiano, Banchero non ha solo vinto: ha dominato, ottenendo 98 voti su 100 disponibili, come ‘primo posto’, chiudendo con un punteggio totale di 494 punti contro i 241 di Williams e i 114 di Kessler.

Ma i numeri davvero incredibili sono quelli delle sue medie nella prima stagione Nba: in 72 partite giocate ha avuto in media 34 minuti in campo con 20 punti, 6.9 rimbalzi, 3.7 assist, 2.8 perse, tirando col 43% dal campo, col 30% da tre (su 4 tentativi) e col 74% ai liberi (su 7.4 tiri).

E in tanta bravura sta anche tanta preoccupazione: perché in assenza di un annuncio ufficiale da parte del giocatore, sulla scelta della nazionale per la quale preferirà giocare, è lecito pensare che Banchero sia tentato...se anche gli Stati Uniti si dovessero dimostrare veramente interessati a lui, chi vincerà il derby tra le due radici del ragazzo?

Ci vorrà ancora qualche mese prima di scoprirlo. Di sicuro l’Italia, tra missioni americane del ct Pozzecco e la massima disponibilità ad integrarlo nel gruppo, ha fatto tutto quello che poteva per convincere il ragazzo a indossare la maglia azzurra.

Adesso decidere tocca a lui. Alla miglior matricola della Nba.