Mercoledì 24 Aprile 2024

Sinner e gli azzurri, applausi in cima al Colle

La tre giorni romana del campione si è chiusa al cospetto del presidente della Repubblica

Roma, 1 febbraio 2024 – Da Palazzo Chigi al Colosseo. Dalla nuova (bellissima) sede della Fitp alla Camilluccia fino al Colle. E non solo. La ’three days’ romana di Jannik Sinner, stavolta insieme ai compagni di squadra con i quali ha alzato la Coppa Davis, si è chiusa con l’appuntamento più bello e rappresentativo, nella ’casa’ del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Sinner e i compagni ricevuti dal presidente della Repubblica
Sinner e i compagni ricevuti dal presidente della Repubblica

C’era la Coppa Davis esposta, c’era il presidente del Coni Giovanni Malagò – "ho la sensazione che a Parigi possa interrompersi il digiuno di medaglie olimpiche nel tennis che dura dal 1924", ha detto – e la Federazione al gran completo dal presidente Angelo Binaghi in giù. E c’erano Musetti, Sonego, Arnaldi, Bolelli, guidati da capitan Volandri con Berrettini e Vavassori, tutti sorridenti ed emozionati. Il presidente della Repubblica ha sottolineato come sia stato bello e inevitabile che gli italiani si siano innamorati di Sinner, in virtù di qualità caratteriali e dell’innegabile semplicità, oltre alle grandi vittorie. Mattarella ha poi lanciato una sorta di appello: "Apprezzo la sua semplicità, ma tutti ora si aspettano che vinca sempre: è giusto invece che non ci sia nessuna pressione, come lei ha ben detto parlando dei suoi genitori, perché contano l’impegno, la lealtà, il senso sportivo".

Dal Quirinale, Mattarella ci ha tenuto a celebrare soprattutto quella vittoria storica nella Davis che può essere metafora di unità nel Paese, quell’"innegabile e straordinario spirito di squadra che avete mostrato nel cammino verso la vittoria", citando per nome tutti i protagonisti. Mattarella ha poi raccontato di aver seguito "per intero" la corsa verso la gloria dell’Italia nelle Finals di Malaga "con spirito di squadra, coesione, normalità di comportamenti. E sono convinto che l’intervallo per altre vittorie non sarà lungo".

Il Capo dello Stato ha poi rivelato di aver visto Sinner a Melbourne "dal quarto set, una cosa che ha giovato al mio buonumore". Mattarella ha poi ripercorso i successi del tennis azzurro nel secolo scorso, facendo colpo su Sinner che poi dirà: "Quante cose sa e quanto ho da imparare da lui". Jannik ha poi parlato a nome dei compagni: "La vittoria frutto del gioco di squadra, un successo per tutti gli italiani. La cosa più importante è esserci capiti tra compagni, essere felici in campo e sorridere anche quando in campo non va bene".

Il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, ha sottolineato che "Sinner ha compiuto un’impresa, ma la Davis è speciale perché è la competizione più bella e affascinante. Per noi è l’unica competizione nella quale ti puoi spendere per i tuoi compagni, per la tua famiglia, per il tuo Paese. Ora ce la metteremo tutta perché questo incontro diventi una consuetudine, e non passino altri 47 anni...".