Venerdì 26 Aprile 2024

Bastianini, missione sorpasso: "Per il titolo"

Al primo anno nel team ufficiale Ducati, Enea non si pone limiti: "Moto dal grandissimo potenziale, certo che voglio battere Pecco"

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di Marco Galvani

Qatar, un anno fa. La prima vittoria in MotoGp. Sulla Ducati del team Gresini. Nel nome di Fausto. Portimao 2023, inizia una nuova stagione. Per il Motomondiale e per lui, Enea Bastianini da Rimini, il ‘Bestia’ come lo conoscono tutti fin dai tempi delle minimoto quando un suo meccanico gli disse ‘tu vinci perché sei una bestia’. Un osso duro, Enea. Ha lottato e sgomitato l’anno scorso, dentro e fuori la pista. Quando c’era da mettersi in competizione con un altro ’mastino’ della Ducati, Jorge Martin. Anche lui candidato a prendere il posto di Jack Miller sulla seconda Rossa ufficiale. Alla fine Enea ha tagliato pure quel traguardo: "Sognavo da sempre di essere in un team ufficiale e sognavo la Ducati". Adesso è arrivato il momento. Si parte. Giù la visiera e dare di gas. "È una grande emozione partire e ancora di più farlo con la Sprint Race – confessa Bastianini –. Ma è un’emozione che dev’essere gestita perché ci sono già punti in palio".

L’ex poliziotto “congedato“ per un tatuaggio troppo visibile sull’avambraccio sinistro, talento dei tuffi prima di diventare pilota e iridato Moto2 nel 2020, è pronto a (ri)mettersi in mostra. Senza timori reverenziali verso l’altra metà del box dove è parcheggiata la moto del campione del mondo. "Sono felice di tornare finalmente in pista per il primo gran premio della stagione – ammette l’ufficiale di Borgo Panigale –. Sarà la mia prima gara in veste di pilota factory e perciò sarà ancora più emozionante. Gli ultimi test qui a Portimão sono andati bene e abbiamo già una buona base per impostare il lavoro del nostro fine settimana". Certo, "tanti piloti hanno dimostrato di essere competitivi, perciò dovremo essere anche noi fin da subito tra i protagonisti, ma sono fiducioso di avere tutti i mezzi per poterlo fare. La moto ha un grandissimo potenziale". È la moto da battere. Lo sa bene. Ma riconosce altrettanto onestamente che il suo primo avversario è proprio ’Pecco’. Si scambiano a distanza complimenti, "siamo entrambi intelligenti a sufficienza per capire che se lavori bene al box, le prestazioni possono riflettersi in gara". Resta comunque chiaro un concetto in testa ad Enea: "Certo che voglio batterlo. E vincere il Mondiale".