Venerdì 26 Aprile 2024

SASSUOLO D’ORO

La fabbrica di talenti per un altro anno super

di Doriano Rabotti

Strana l’estate del Sassuolo, divisi tra l’orgoglio e la paura che il giocattolo potesse essere smantellato per manifesta superiorità storica di staff e tecnici nel trovare e far crescere i talenti.

Perché con tanti neroverdi capaci di tingersi d’azzurro, con i vari Scamacca, Raspadori, Berardi e Frattesi che hanno dimostrato di poter reggere il confronto anche a livello internazionale, era inevitabile che le sirene del mercato facessero sentire la loro musica per tutta l’estate. E probabilmente ancora non è finita, visto che il mercato chiude dopo il via del campionato.

Non che il gruppo di lavoro guidato dall’ad Giovanni Carnevali avesse voglia di tapparsi le orecchie: in fondo, per una società come il Sassuolo creare e valorizzare talenti per rivenderli sempre a prezzi altissimi è un po’ una ragione di vita, verrebbe da dire di sopravvivenza per poter restare in serie A con tranquillità, come i neroverdi hanno fatto quasi sempre da quando ci sono arrivati, nel 2013.

Il fatto è che la nazionale di oggi e di domani sembra cresciuta nella fabbrica dei talenti della capitale delle piastrelle. Perché non solo i neroverdei attuali, anche i Sensi, i Locatelli, i Lorenzo Pellegrini, i Politano, per certi versi anche Acerbi, devono alla maglia neroverde la consacrazione tra i grandi.

La posizione più difficile probabilmente per tutta l’estate è stata quella di Alessio Dionisi, il tecnico che ha dimostrato al primo anno di poter stare benissimo in serie A (e anche qui, di allenatori il Sassuolo negli anni ne ha sbagliati pochi, da Allegri a Pioli a De Zerbi solo per citarne alcuni).

"Abbiamo iniziato fin dal ritiro con un buon entusiasmo, sapendo che qualcosa sarebbe potuto cambiare, ma lavorando anche in funzione di questo". Il nome più caldo per tutta l’estate è stato quello di Scamacca, conteso dalle big italiane e dal Psg, poi finito al West Ham.

Che fosse l’indiziato principale a partire si era capito dal primo acquisto dell’estate neroverde, quell’Augustin Alvarez Martinez, attaccante uruguaiano classe 2001 arrivato dal Peñarol per quasi 12 milioni di euro, contratto fino al 2027, soprannominato ‘El canario’.

L’altro acquisto pesante si chiama Kristian Thorstvedt, centrocampista norvegese, arrivato dal Genk dopo aver sbloccato la clausola rescissoria. E’ l’erede designato di Frattesi, ma può giocare anche da trequartista. Quindi è arrivato per tempo, anche nel suo caso quando ancora il mercato non aveva deciso quale neroverde fosse destinato a partite (perché anche Lopez è stato a lungo nel mirino di squadre più blasonate).

Alla fine, Dionisi avrà comunque un Sassuolo capace di tenere alto il vessillo del bel gioco, cercando di ripetere quegli scherzetti alle grandi che l’anno scorso sono riusciti così tante volte.