Il 12 maggio torna la Festa della Mamma, ma qual è la sua storia e perché cade proprio in questo mese? Fondamentalmente perché è quello che la religione cattolica dedica alla Madonna, la Madre di tutte le madri, ma anche perché si è nel pieno della primavera e dell'esplosione di fiori da regalare alla propria genitrice. La festa, ad ogni modo, affonda le proprie radici addirittura nel mondo greco-romano, quando le mamme venivano celebrate durante le feste legate alle divinità femminili e alla fertilità. Fu, però, in epoca medievale e rinascimentale che tale ricorrenza si legò indissolubilmente al cattolicesimo in qualità di "festa di Maria madre di Dio". Così come la intendiamo oggi, invece, fu introdotta soltanto tra l'800 e il '900 in due diversi momenti: tra il 1860 e 1870 per merito di una pacifista statunitense, Ann Reeves Jarvis che, al termine della Guerra civile, promosse una serie di feste per favorire l'amicizia tra madri di Nordisti e di Sudisti. Nei primi anni del secolo seguente, poi, sua figlia Anna organizzò numerosi eventi di successo dedicati alle madri, al punto che il presidente Woodrow Wilson ufficializzò la festa nel 1914, da celebrare la seconda domenica di maggio, periodo in cui morì Ann Jarvis. In Italia arrivò nel 1933, con la "Giornata della madre e del fanciullo", il 24 dicembre. Di lì in avanti, ogni Vigilia di Natale vennero festeggiate le mamme per motivi propagandistici, espressione della politica natalista del regime che premiava le più prolifiche. Nella seconda metà degli Anni 50, infine, iniziarono a diffondersi due feste della mamma: una organizzata dal parroco di una frazione di Assisi per motivi religiosi, l'altra in Liguria, promossa dai fiorai per fini commerciali, entrambe nel mese di maggio.
FestivitàLe origini della Festa della mamma: quando è nata