Roma, 21 luglio 2021 - Incastrato dall'impronta lasciata su una bottiglia sequestrata in un capanno vicino alla scuola dove, a maggio, aveva abusato di una cuoca. Gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato Spinaceto hanno eseguito stamattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Roma su richiesta della Procura, nei confronti di un ventisettenne di origini nigeriane. L'11 maggio scorso la vittima fu sorpresa in pieno giorno dal suo aggressore mentre lavorava nei locali della mensa. L'aggressore le puntò un coltello alla gola minacciando di ucciderla e, dopo averla rapinata dei pochi contanti che aveva nel portafogli, abusò di lei. Ad incastrare l'arrestato un'impronta lasciata su una bottiglia di liquore sequestrata dalla Squadra Mobile in un capanno vicino alla scuola. L'impronta, comparata nella banca dati, è risultata appartenere all'uomo, fotosegnalato al momento del suo ingresso in Italia.
RomaRoma, abusò di una cuoca, incastrato dalle impronte su una bottiglia