Giovedì 25 Aprile 2024

Ostia, sequestrata al Lido la casa occupata da Roberto Spada

L'appartamento comunale abitato abusivamente dal 2006 dall'esponente del clan e dalla moglie. Zevi: “Sarà assegnata a chi davvero ne ha bisogno”

Sequestrata casa occupata abusivamente da Roberto Spada, nella foto l'arresto nel 2017 dopo l'aggressione al giornalista Rai

Sequestrata casa occupata abusivamente da Roberto Spada, nella foto l'arresto nel 2017 dopo l'aggressione al giornalista Rai

Roma, 22 aprile 2023 - Era occupato da 17 anni da Roberto Spada e dalla sua compagna l'appartamento popolare sequestrato dai Carabinieri al Lido di Ostia, quartiere di Roma. Ad eseguire il decreto di sequestro preventivo dell'immobile i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, su delega della procura di Roma e disposizione del gip.

"Dopo 17 anni, l'appartamento rientrerà finalmente a disposizione di Roma Capitale", così l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale Tobia Zevi. "Un ringraziamento sincero - aggiunge - a tutte le forze dell'ordine, in particolare ai carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Ostia, per l'operazione di ripristino della legalità, che rappresenta un'ottima notizia per la città e motivo di orgoglio per questa Amministrazione. La collaborazione tra Roma Capitale, le forze dell'ordine e tutte le altre istituzioni coinvolte non può che dare ottimi risultati. Poche parole e molti fatti - conclude Zevi - dopo quasi vent'anni, la casa popolare occupata da Roberto Spada potrà essere finalmente assegnata a chi ne ha davvero bisogno".

Esponente del clan, l’elenco delle condanne

La casa è quella in via Guido Vincon 27, occupata abusivamente da Spada - esponente di spicco della criminalità del litorale romano e già condannato, tra l'altro, per il reato di violenza privata aggravata dal metodo mafioso per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi -, e sua moglie.

Furto di energia elettrica

L'attività costituisce l'epilogo dell'intenso monitoraggio e controllo del territorio da parte dei reparti dell'Arma dei carabinieri, avviato anche a seguito del deferimento della coppia all'autorità giudiziaria - durante lo scorso mese di marzo - per il reato di furto aggravato di energia elettrica posto in essere mediante allaccio diretto dell'appartamento oggetto di sequestro alla rete di fornitura del gestore.

43mila euro di indennità non versate

Non è tutto, oltre a sottrarre energia elettrica, gli occupanti non disponevano di alcun titolo che li legittimasse ad abitare l'appartamento di via Vincon, gestito dal comune di Roma per far fronte all'emergenza abitativa, maturando in tal modo un debito nei confronti dell'Ente pari a 43 mila e 355,56 euro per le indennità di occupazione non versate e 11 mila e 063 euro nei confronti della società gestore della rete elettrica, per l'energia non contabilizzata.

L'occupazione 17 anni fa

Gli Spada avrebbero ottenuto la disponibilità dell'immobile nell'anno 2006, a seguito di uno "scambio" concordato con la precedente occupante abusiva, la quale a sua volta si trasferiva in un altro appartamento offertole dagli stessi Spada e da loro sempre illegittimamente occupato, operazione finalizzata presumibilmente a ricongiungere la coppia con l'originario nucleo familiare, nello stabile di via Vincon 27. Da qui il sequestro preventivo dell'immobile, finalizzato allo sgombero e alla restituzione al Comune di Roma, gestore per l'assegnazione, secondo le procedure previste dalla normativa, a famiglie in difficoltà.