Mercoledì 16 Ottobre 2024

Metro C a Roma, la denuncia di una lavoratrice Atac: “Spaccio e baby gang alle fermate”

Emanuela Trombetta racconta le condizioni di degrado della linea capitolina. Le stazioni più a rischio: Pigneto, Gardenie, Mirti, Finocchio e Fontana Candida. Allarme Uil: “Si rischia la vita lavorando”

Spaccio e baby gang alle fermate della metro C di Roma

Spaccio e baby gang alle fermate della metro C di Roma

Roma, 11 aprile 2024 – Spaccio e baby gang alle fermate della metro: scatta l’allarme a Roma. Sotto i riflettori la Linea C della metropolitana capitolina, che di notte si trasforma in terra di nessuno. “È una situazione insostenibile”, racconta Emanuela Trombetta, una dipendente Atac in servizio alla Metro C.

“Fermate fermate trasformate in vere e proprie piazze di spaccio in mano alle baby gang”, continua la dipendente Atac. Le più critiche sono quelle di Pigneto, Gardenie, Mirti, Finocchio e Fontana Candida, assediate da tossicodipendenti, delinquenti e senzatetto.

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Cosa succede di notte: il racconto

“La mattina alle 5, quando apriamo, troviamo ragazzini di 15 o 16 anni che sono stati fuori tutta la notte, tossicodipendenti e barboni nei bagni autopulenti. E la notte, a fine turno, io mi trovo a gestire questa situazione da sola, quando devo fare la bonifica”. Inizia così il racconto dell’agente Emanuela Trombetta, che oggi ha denunciato il degrado della Linea C all’assemblea dei lavoratori Atac al deposito di Grottarossa.

“Vai a chiudere i cancelli e magari non ti accorgi che alcuni di questi si sono nascosti dentro le stazioni della metro C. Il problema è sociale – continua – oltre che nostro. Noi facciamo le segnalazione, ma poi quando arriva la polizia ormai è troppo tardi e quelli se ne sono andati”. Tra i precedenti, l’omicidio di un14enne alla fermata di Monte Compatri

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Guardie giurate a Pigneto

Dopo i recenti fatti di cronaca – come l’accoltellamento di un 15enne – sono state messe delle “guardie giurate fisse a Pigneto, ma le stazioni sono tante e non si riescono a coprire tutte'', aggiunge Trombetta.

Sul tema è intervenuto anche il segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri, presente all'assemblea. ”Quello dei trasporti è a rischio. Quanti lavoratori e autisti devono rischiare la vita lavorando in situazioni in cui la sicurezza non c'è, come nelle metropolitane? Governo, regione e comune devono fare di più'”, aggiunge Bombardieri.

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