Domenica 16 Giugno 2024

Incendio Ciampino, fiamme spente dopo 6 giorni di rogo: livelli di diossina nell’aria 20 volte superiori al limite a 600 metri dalla discarica

I Vigili del fuoco hanno confermato il completo spegnimento dell’incendio. Il commissario Asl Roma 6: “Ora attendiamo che i valori degli inquinanti calino”

Vigili del fuoco al lavoro nell'incendio di Ciampino

Vigili del fuoco al lavoro nell'incendio di Ciampino

Ciampino (Roma), 3 agosto 2023 – Incendio spento ma i valori di diossina nell’aria sono aumentati continuamente negli ultimi giorni attorno a Ciampino. Solo ora dovrebbero iniziare a calare. Dopo quasi 6 giorni di fiamme e fumi tossici sprigionati dal rogo di rifiuti divampato la mattina del 29 luglio in una discarica di 20 mila metri quadrati in via Enzo Ferrari vicino all’aeroporto, nella mattina di oggi è stata data comunicazione che l’incendio è stato spento.

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La sindaca: “Rogo completamente spento”

Lo ha riferito la sindaca di Ciampino Emanuela Colella: "Ci informano i Vigili del fuoco che l'incendio al momento è stato completamente spento. Permangono le operazioni di minuto smassamento che perdureranno almeno fino alla mattinata di domani". Colella ha aggiunto che “i Vigili del fuoco hanno fatto il verbale finale. Ringrazio i cittadini per la pazienza: abbiamo dato raccomandazioni prudenziali come porte e finestre chiuse e non uso di sistemi di area condizionata, ma era necessario”.

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Rocca: “Situazione sotto controllo”

"La situazione è sotto controllo: oggi l'Asl ha scritto ai comuni di Ciampino e Marino di dare la possibilità di far rientrare nelle proprie abitazioni le persone che vivevano in quelle palazzine dalle quali si erano dovute allontanare per motivi di sicurezza. Quindi mi sembra che fortunatamente la situazione sia in via di miglioramento''. Lo ha spiegato nel pomeriggio il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

Gli ultimi rilevamenti degli inquinanti nell’aria

Intanto i livelli di diossina nell'aria nei pressi dell'impianto di rifiuti a Ciampino sono aumentati negli ultimi giorni. È quanto riporta la tabella Arpa divulgata in una nota congiunta della Conferenza dei sindaci Asl Roma6. Secondo gli ultimi rilevamenti di Arpa Lazio, riferiti al 31 luglio, la diossina nell'aria rilevata dalla centralina posta a 600 metri dall'impianto è salita a 6,1 pg/m3, contro una soglia di rischio indicata dall'Oms di 0,1-0,3 pg/m3, un valore quindi circa 20 volte più alto rispetto al limite. E soprattutto in costante crescita: le diossine rilevate il giorno dell'incendio nella stessa centralina erano pari a 3,3 pg/m3, salite a 4 pg/m3 il 30 luglio e, appunto, a 6,1 nell'ultima rilevazione del 31 luglio. In aumento anche i valori del benzopirene, sostanza fortemente cancerogena, che al 31 luglio risultano pari a 0,7 ng/m3, vicini alla soglia di rischio fissata a 1 ng/m3 (il 29 luglio erano pari a 0,3, il 30 a 0,1). Ancora in elaborazione, invece, i dati relativi alla centralina installata all'interno dell'impianto, dove i valori della diossina erano molto superiori: l'ultimo dato riferito al 30 luglio parlava di ben 42 pg/m3.

Il commissario Asl Roma 6: “Ora attendiamo che i valori calino”

"L'incendio spento è la buona notizia. Attendiamo cosa dicono le centraline che scontano un ritardo perché sono riferite al 31 luglio che era ancora un giorno critico. Ragionevolmente ci attendiamo che i valori calino a incendio spento". Il commissario Asl Roma 6, Luigi Macchitelli, è tornato a ribadire come si sta muovendo l'autorità sanitaria che è stata "sempre pronta, cercando di essere celere e con misure sostenibili".

Roberto Giammattei dell'Asl Roma 6 ha annunciato "già oggi pomeriggio ulteriori indicazioni. Non ci sono rischi per contaminazione falde e uso acqua". E' importante "lavare le superfici con acqua abbondante, senza prodotti particolari" e al sindaco di Marino, Stefano Cecchi, che chiedeva informazioni per chi ha frutta propria ha risposto: "Basta lavarla bene, come sempre. Allevamenti nella zona non ve ne sono - ha aggiunto - per viti e ulivi aspettiamo i dati, potremmo trovare contaminazioni pregresse".

L'Asl Roma 6 si è mossa anche sulla scorta del precedente grave incendio di Pomezia 8 anni fa, quando bruciarono "4mila mq con l'eternit. Monitorammo per anni e mes i- ha ricordato Giammattei - A Ciampino nessuna copertura di amianto ma solo rifiuti, anche se non si può escludere ci fosse qualcosa, ma non possiamo confrontare le due situazioni. Abbiamo dovuto rendere accettabili le misure e siamo stati da principio sempre pronti", ha concluso.