Giovedì 25 Aprile 2024

Covid, Israele e Policlinico Gemelli alleati nella lotta al virus. "L'unione fa la forza"

L'ambasciatore Dror Eydar oggi in visita al Gemelli di Roma, per una donazione di presidi anti Covid. "Segno dell'amicizia tra i nostri popoli"

Roma, 25 gennaio 2022 – “Se c'è un'eredità della pandemia per l'umanità, è senza dubbio che l'unione fa la forza”. È il messaggio lanciato dall’Ambasciata di Israele a Roma e dalla fondazione Policlinico Gemelli, che ha ricevuto dall'ambasciatore israeliano Dror Eydar la donazione di un vasto assortimento di dispositivi sanitari anti-Covid. Dai ventilatori ai camici per i medici, mascherine e siringhe.

“Il gesto di oggi da parte dell'Ambasciata d'Israele ci riempie di orgoglio. Gratitudine per il dono di questi dispositivi medici in un momento in cui la pandemia non è affatto archiviata”, dice il direttore generale del Policlinico, Marco Elefanti. La donazione, fatta a nome dello Stato di Israele, fa parte dell'iniziativa “Better Together”, promossa dall'Agenzia d'Israele per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (Mashav) con l'obiettivo di contribuire alla lotta globale contro la pandemia e, più nello specifico, contro la variante Omicron.

Rinsaldata la collaborazione con Israele

Nel corso della visita, Eydar ha condiviso idee di collaborazione con il direttore generale Elefanti in materia di lotta al Covid-19, digitalizzazione del sistema sanitario e medicina d'urgenza. “La pandemia è una sfida epocale, sia in termini di complessità nella riorganizzazione degli spazi destinati all'accoglienza e alle cure dei pazienti, che in termini di investimenti necessari per personale, strumentazioni e dispositivi di protezione individuale”, ha ricordato Marco Elefanti.

Covid in Israele: cosa sta succedendo nel Paese pioniere delle vaccinazioni

“Siamo felici – spiega l’ambasciatore israeliano in Italia, Dror Eydar di supportare un centro ospedaliero e di ricerca tanto importante qual è il Policlinico Gemelli. La collaborazione tra Israele e Italia nel settore sanitario è molto intensa e questo gesto è un segno dell'amicizia tra i nostri popoli. Sin dall'inizio della pandemia, i Ministeri della Salute hanno intrattenuto consultazioni per la condivisione di know-how e buone pratiche”.

In particolare "il 29 dicembre abbiamo discusso dei risultati parziali della campagna di vaccinazione dei bambini e del lancio della quarta vaccinazione agli ultrasessantenni e al personale medico in Israele, mentre il 13 gennaio ci siamo confrontati sulla situazione sanitaria dei due Paesi, sulle politiche da questi ultimi adottate e sull'uso del farmaco contro il Coronavirus come mezzo complementare alla vaccinazione nella lotta alla variante Omicron", prosegue Eydar.

La forza della solidarietà

"Durante questo periodo così difficile, la Fondazione Policlinico Gemelli ha potuto contare sul fondamentale sostegno di tanti sostenitori. Le donazioni ricevute hanno contribuito agli acquisti straordinari di strumentazioni e dispositivi e hanno consentito il potenziamento del personale medico e infermieristico e gli investimenti in infrastrutture edili e tecnologiche”, racconta il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Roma.

“Il gesto di oggi, da parte dell'Ambasciata d'Israele – continua – si inscrive in questa ondata di solidarietà”. La visita di oggi, fa seguito a quella di Arnon Shahar, Capo della Task Force anti-Covid dei Maccabi Healthcare Services israeliani, dello scorso novembre.

Le prossime mosse contro la pandemia

"Un incoraggiamento: oggi in Israele – sottolinea l’ambasciatore – nonostante le infezioni di massa, genitori e bambini nelle scuole non soffrono più per le restrizioni severe, e infatti è in programma l'abolizione del green pass. Ieri, il team per gestione dell'epidemia del ministero della Salute israeliano ha raccomandato di consentire una quarta dose di vaccino anti-Covid agli over-18 anni, a condizione che siano trascorsi cinque mesi dalla data di guarigione, o dalla data della terza vaccinazione. Gli esperti – conclude – hanno spiegato che i risultati mostrano che la protezione contro le infezioni aumenta di quasi il doppio rispetto alle persone vaccinate con tre dosi, e di ben 3-5 volte per quanto riguarda la malattia grave. Pertanto, il miglior consiglio che posso darvi in base alla nostra esperienza è: andate a vaccinarvi, e abbiate pazienza e fede".