Venerdì 26 Aprile 2024

Delitto di Mantova, i tre arrestati studiavano a Mirandola

I due 19enni Massimo Bottura e Armando Esposito si sono ritirati anni fa dall’istituto Luosi, Alessio Magnani è iscritto al Galilei. Sono tutti mantovani

Indagano i carabinieripro

Indagano i carabinieripro

Mirandola (Modena) 14 dicembre 2014 - Sono conosciuti anche a Mirandola i tre ragazzi mantovani arrestati per l’omicidio di Fausto Bottura, l’uomo di 48 anni di Magnacavallo (Mantova), ritrovato cadavere l’8 dicembre nel fiume Po dentro due sacchi a Bardelle, poco al di là del confine modenese.

In carcere per omicidio volontario e occultamento di cadavere sono finiti il nipote della vittima, Massimo Bottura, 19enne di Magnacavallo e i suoi due amici, Alessio Magnani, 18 anni di Poggio Rusco e Armando Esposito, 19 anni sempre di Magnavallo.

Sia il nipote della vittima sia Esposito qualche anno fa avevano tentato difrequentare, senza successo, l’istituto Luosi di Mirandola (hanno abbandonato gli studi) mentre Magnani è ancora iscritto all’istituto Galilei di Mirandola. I tre avrebbero picchiato Fausto Bottura perché  l'uomo si era lamentato del gruppo, che si riuniva rumorosamente a casa Bottura per giocare con la playstation fino a tarda sera.  Ma il pestaggio di quello zio 'scomodo' con una mazza è finito in omicidio. I tre, secondo i carabinieri, presi dal panico avrebbero quindi nascosto il corpo in un sacco in plastica per poi buttarlo in Po, sperando che la corrente lo portasse lontano. Invece il cadavere è stato rinvenuto poco dopo. I militari hanno prima fermato il nipote e poi i due amici. 

«A differenza degli anni scorsi – dice la preside del Galilei, Milena Prandini – quest’anno Alessio andava bene, non aveva problemi. Siamo sgomenti per quanto accaduto».

Il triplice arresto è stato convalidato ieri dal Gip di Mantova.