Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid, al convegno 'negazionista' Salvini rifiuta la mascherina. Sgarbi: il virus non c'è

I dem attaccano: "Anche Trump ha cambiato idea". Tra i presenti anche Andrea Bocelli che ammette: "Ho violato il lockdown". L'infettivologo Galli: "Messaggio pericoloso"

Andrea Bocelli e Matteo Salvini al convegno sul Covid organizzato da Sgarbi (Ansa)

Andrea Bocelli e Matteo Salvini al convegno sul Covid organizzato da Sgarbi (Ansa)

Roma, 27 luglio 2020 - A fare in qualche modo da contraltare al quotidiano bollettino sui casi di Coronavirus in Italia, si fa un gran parlare del convegno 'negazionista'  tenuto in Senato - e organizzato da Vittorio Sgarbi e dal leghista Armando Siri - dal titolo "Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti". Presenti tra gli altri Matteo Salvini e Andrea Bocelli. All' incontro 'negazionista', intervengono anche personalità lontane dal mondo leghista come i costituzionalisti Sabino Cassese, Giovanni Guzzetta e Michele Ainis, tutti molto perplessi dal ricorso da parte del governo dei Dpcm. Siri (Lega), tra gli organizzatori del dibattito, ha parlato di "eccessivo allarmismo", mentre per Salvini il bollettino quotidiano dei contagi rappresenta un "terrorismo mediatico". 

In serata arriva la reazione preoccupata di Massimo Galli, professore Ordinario di Malattie Infettive all'Università degli Studi di Milano. Che commenta: "Penso che tutto quello che e stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità".

FOCUS / Oms: casi quasi raddoppiati

Sgarbi: diamo voce a Zangrillo

Vittorio Sgarbi e Armando Siri, ideatori del convegno negazionista (Ansa)
Vittorio Sgarbi e Armando Siri, ideatori del convegno negazionista (Ansa)

Sgarbi detta la linea: "Se entriamo in un locale chiuso mettiamoci la mascherina, ma dobbiamo continuare a vivere, altrimenti Conte fra due anni dovrà chiedere 800 miliardi" all'Ue. E accusa: "Siamo stati ipnotizzati, accettando tutte le restrizioni e, quindi, quello che vorrei è che da questa riunione che teniamo oggi qui venisse fuori un manifesto della verità". Quanto ai virologi, Sgarbi ha aggiunto: "Mi fido di esperti quali Massimo Clementi, Alberto Zangrillo, Matteo Bassetti e Guido Silvestri. Allora, o questi medici sono pazzi o i loro colleghi sono bugiardi. Questa riunione ha quindi un obiettivo molto serio: fare in modo che queste persone siano ascoltate dal governo, che ci sia un'audizione parlamentare. Dobbiamo dare voce a Zangrillo e ai tanti che hanno detto cose che non sono state ascoltate. Ci sono diverse verità, non solo una. C'è quella di chi dice che nei nostri ospedali non c'è più il Covid", ha aggiunto Sgarbi, sottolineando che "esiste un rapporto ufficiale del governo tedesco che definisce il Covid-19 come falso allarme globale. Da due mesi non c'è un solo morto di coronavirus. Anche dire che il Brasile è in emergenza non è vero. Ora serve un manifesto della verità". 

Salvini senza mascherina

"Io la mascherina non ce l'ho e non me la metto", dice il leader leghiusta dopo avere schivato i giornalisti, rei a suo avviso di volergli porre domande tendenziose sulla vicenda dei camici in Lombardia che ha coinvolto il governatore Attilio Fontana. Al convegno sul Covid Salvini dribbla anche le norme in vigore negli edifici pubblici. E lo fa in un modo palese, rifiutando anche la mascherina che gli è stata porta, dopo il sollecito a indossarne una, da parte di un assistente parlamentare. Il convegno si svolgeva in una sede parlamentare quale è la biblioteca del Senato, a Piazza della Minerva. Nel corso della mattinata sono intervenute personalità dei campi più disparati (a partire dal cantante Andrea Bocelli) accomunati dal fatto di avere una visione critica su come il governo e il Cts hanno affrontato l'emergenza Coronavirus in Italia. "C'è la sensazione di essere in un ritrovo di carbonari, di  negazionisti - ha detto il leader della Lega - se c'è gente strana, io qui mi trovo benissimo. La libertà di pensiero è il primo bene a rischio: c'è un fronte di chi ha un'idea diversa rispetto al mainstream. Io mi sono rifiutato di salutare di gomito. Se uno mi allunga la mano, mi autodenuncio, gli do la mano. Tanto un processo più, un processo meno. I bollettini di contagio - ha concluso rincarando la dose - sono terrorismo mediatico".

Pd bacchetta Salvini

"E' lecito, legittimo, democratico, criticare il governo per una misura adottata o per una serie di misure adottate. C'è una cosa però che non è legittima, ma solo pericolosa: sminuire la gravità del virus che ci ha colpito, rifiutare di indossare la mascherina di protezione, e tutte le regole di distanziamento che le autorità sanitarie ci hanno dato", attacca Andrea Marcucci. "In pratica - riprende, sempre su Facebook, il capogruppo Pd al Senato - quello che fa tutti i giorni Salvini, che oggi a un convegno di negazionisti in Senato di fronte alla richiesta di un funzionario si è rifiutato di mettersi la mascherina. E dire che anche Trump è stato costretto a cambiare idea".

Bocelli: ho violato il lockdown

"Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto perché non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D", ammette il cantante Andrea Bocelli, che con la mente è tornato ai momenti più duri del lockdown, raccontando come li ha vissuti, oggi durante il suo intervento al convegno.  Bocelli, che ha in passato raccontato di aver affrontato personalmente Covid-19 e di essere guarito, ha anche sottolineato le difficoltà per i più piccoli che si sono ritrovati senza scuola e in generale ha lanciato un appello: "Rifiutiamoci di seguire questa regola, prendiamo dei libri, giriamo, conosciamoci, parliamo, dialoghiamo".

L'infettivologo Galli

L'infettivologo Massimo Galli (Dire)
L'infettivologo Massimo Galli (Dire)

Ormai volto noto della tv, Massimo Galli rivela che certe affermazioni sono 'inadeguate' soprattutto perché "nessuno di coloro che si sono espressi ha titolo per dare una opinione di tipo scientifico" sull'attuale andamento dell'epidemia. Al contrario, avverte, "alla gente bisogna dire chiaramente, ad esempio, che in Israele stanno per richiudere tutto dopo aver riaperto e in Catalogna ci sono problemi enormi. E che anche noi in Italia abbiamo avuto vari focolai nelle ultime settimane che ci indicano che il virus c'è ancora". Tutto questo, afferma l'esperto, "implica la necessità di avere le debite precauzioni per poter continuare a tenere tutto aperto. Le misure anti-contagio, dalla mascherina al distanziamento alle misure igieniche, vanno ribadite". Perché quello che "è abbastanza chiaro è che questo virus non si abolisce per decreto. Il virus - afferma - è ancora tra noi".  Quanto a una eventuale seconda ondata pandemica, "non sappiamo se ci sarà una vera seconda ondata. Mi auguro che saremo abbastanza capaci di riconoscere la presenza dell'infezione tanto da contenere gli eventuali nuovi focolai , perchè così non avremo una vera seconda ondata". Tuttavia, conclude Galli, "nelle prossime settimane e mesi bisognerà mantenere tutte le precauzioni indicate, almeno finchè non avremo un segnale molto chiaro di assenza di nuovi casi. Sulla base dei dati scientifici, non posso che consigliare cautela e precauzioni".

Anche Fedez contro i negazionisti

Coronavirus, il post di Fedez su Twitter (Ansa)
Coronavirus, il post di Fedez su Twitter (Ansa)

"Se non conoscete nessuno che sia stato in terapia intensiva e vi permettete di instillare il dubbio che la pandemia sia stata fantascienza vi presento un mio amico che causa Covid ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh", scrive il rapper Fedez su Twitter, postando una foto accanto a un paziente del reparto di terapia intensiva del San Raffaele, costruito a tempi record grazie alla raccolta fondi organizzata insieme alla moglie Chiara Ferragni. Con il suo post, Fedez sembra rispondere direttamente a quanto affermato oggi dal tenore Andrea Bocelli.