Governo, Bellanova annulla la nomina del direttore dell'Agea

Il nome di Andrea Comacchio era stato indicato da Centinaio in piena crisi dell'esecutivo gialloverde, sollevando le polemiche da parte dell'allora opposizione

Teresa Bellanova (Ansa)

Teresa Bellanova (Ansa)

Roma, 13 settembre 2019 - Primo atto politico della nuova ministra delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Agricoltura. "È stato annullato con provvedimento del Ministro Teresa Bellanova del 12 settembre 2019 il Decreto ministeriale del 16 agosto 2019, con il quale era stato nominato il Direttore di Agea, Andrea Comacchio". A comunicarlo è il Ministero che rende noto che il Direttore di Agea (l'Agenzia per le erogazioni in Agricoltura) opererà quindi dal 14 settembre 2019 in regime di proroga amministrativa

Oltretutto la nomina, da parte di Gian Marco Centinaio, è recentissima - decisa in piena crisi di Governo - e per questo non aveva mancato di scatenare polemiche. Lo scorso 14 agosto, l'allora ministro dell'Agricoltura aveva firmato la nomina di Andrea Comacchio quale direttore dell'Agea per un periodo di tre anni, a partire da domani, 14 settembre 2019.

Le polemiche sulla nomina di Centinaio

La motivazione alla nomina era stata che "gli agricoltori italiani hanno bisogno di risposte concrete e tempi certi. Fin dal mio insediamento come Ministro mi sono impegnato per onorare il loro lavoro e la loro professionalità". Con Andrea Comacchio "andiamo avanti in questa direzione", sottolineava Centinaio, "consapevoli che soltanto una squadra che lavora bene può rilanciare uno dei comparti trainanti del nostro made in Italy".

Dario Stefano, vicepresidente del Gruppo del Partito Democratico a Palazzo Madama, aveva commentato: "Nel pieno di una crisi di governo attivata dalla Lega che dice di voler andare subito al voto, il ministro - pro tempore - dell'agricoltura ha firmato oggi il decreto di nomina del direttore Agea, alla stregua della più becera logica di occupazione di potere e poltrone, e nonostante il sonoro avviso di sfratto datogli ieri dal Senato".  Centinaio, aveva aggiunto Stefàno, "dovrebbe firmare le sue dimissioni. Così almeno la smette di procurare danni alla agricoltura italiana". 

Comacchio era già Capo Dipartimento del Ministero per le politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, dopo aver ricoperto ruolo di direttore della direzione agroambiente caccia e pesca nonchè vice direttore dell'area sviluppo economico della Regione Veneto.