Giovedì 25 Aprile 2024

Scherma

Da Atene a Tokyo, 17 anni sempre protagonista in pedana

di Doriano Rabotti

Ci aveva confessato il suo sogno, nel pieno del primo lockdown, quando il rinvio dei Giochi era una speranza senza alcuna certezza: "Non so come andrà a finire, ci sono ancora troppe incognite. Ma vorrei vivere la mia quinta Olimpiade sul campo".

Il destino in quei giorni era facile da decifrare come una nuvola nera. Oggi Aldo Montano sa che a Tokyo ci sarà, in forza alla squadra azzurra della sciabola. Non farà le gare individuali, solo quelle a squadre. E partirà da quarto componente del gruppo, quindi è possibile che guardi i compagni tirare per la maggior parte del tempo. Ma è difficile pensare che la sua esperienza e la sua grinta non vengano mandate in pedana neanche una volta, perché Montano nella versione capitano non giocatore è qualcosa che esce dalle regole dello sport in tempi normali.

Solo che normali non lo sono stati per niente, i tempi, nell’ultimo anno e mezzo. E il campione livornese non si è fatto mancare niente, nell’attesa: gli acciacchi, il Covid, il secondo figlio.

Al di là dell’anagrafe, che comunque dirà 43 anni il prossimo 18 novembre, le condizioni fisiche del guascone toscano erano le peggiori possibili, per affrontare un lungo periodo di inattività forzata. I problemi all’anca sono stati messi a dura prova, e in mezzo ci si è messo anche il Covid. "È successo a novembre, tutti positivi. L’abbiamo preso in versione abbastanza leggera, febbre, tosse, alcuni disturbi. Però Olga era incinta. È passato, dai", ha raccontato una volta superato il virus.

E’ andato bene anche il resto, la prova più importante, perché la gioia più grande nel periodo del lockdown è arrivata con la nascita di Mario, il secondogenito dopo Olimpia, che ha 4 anni: Mario è nato il 27 marzo, per la gioia di mamma Olga Plachina, ex quattrocentista che vinse l’oro ad Atene 2004, nella stessa Olimpiade in cui Montano si segnalò al mondo vincendo il titolo individuale.

"Ti sei fatto attendere ma finalmente sei arrivato! – ha scritto il campione sui social dopo il lieto evento –. Sei già molto coraggioso perché hai deciso di venire al mondo in un momento storico così difficile per tutti noi, ma d’altronde le cose facili non ci sono mai piaciute ..... benvenuto Mario , insieme alla tua sorellina e alla nostra mamma speciale, sei la nostra medaglia più bella!".

Di sicuro il nuovo erede della dinastia (che a giudicare dai precedenti in famiglia, diventerà sicuramente uno schermidore...) ha aggiunto benzina nel motore delle motivazioni, ha aiutato il livornese a superare acciacchi e timori, paure e incertezze.

Allenati alle prove entrambi, Aldo e Olga hanno affrontato questo anno e mezzo con lo spirito di chi sa che ogni problema è solo un ostacolo tra chi ha coraggio e il suo traguardo.

Montano voleva a tutti i costi partire per i Giochi per la quinta volta nella sua vita.

C’è riuscito.