Mercoledì 24 Aprile 2024

Quarto, sindaco minacciato dopo la confisca dei beni alla camorra. Sabino: "Clima ostile"

L’amministrazione comunale della città alle porte di Napoli è stata presa di mira da alcuni soggetti vicini al clan locale, ai quali sono stati sequestrati nei giorni scorsi cinque beni immobili

Flashmob contro le mafie

Flashmob contro le mafie

Napoli, 24 giugno 2021 – A soli tre giorni dall’acquisizione di alcuni beni immobili, sequestrati alla camorra, da parte del Comune di Quarto (vicino Napoli), sono stati inviati messaggi minatori verso gli stessi amministratori locali. Presi di mira, in particolare, il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, e il gestore dei beni confiscati alla criminalità, Nello Mazzone.

I beni confiscati

A qualcuno non è evidentemente piaciuto il comportamento dell’amministrazione comunale, che dopo aver messo a segno un duro colpo verso la camorra di Quarto, si è vista minacciata e osteggiata. Appena tre giorni fa erano stati affidati al patrimonio dell'Ente di gestione dei beni confiscati ben cinque immobili, tra cui la villa di un personaggio considerato elemento di spicco della criminalità organizzata locale. Stando alle prime ricostruzioni, soggetti vicini al clan e alla malavita avrebbero così inviato messaggi dai toni aggressivi ai funzionari del Comune.

Messaggi inquietanti

Il primo cittadino e il suo referente hanno subito inviato una nota informativa alla Prefettura e alle forze dell'ordine. "Abbiamo ricevuto diverso materiale dal quale si evince il tenore inquietante del clima che stiamo vivendo in queste ore, dopo l'acquisizione al patrimonio comunale di questi immobili. Messaggi inneggianti alla figura del soggetto condannato e che abitava in quella casa. Atteggiamenti da stigmatizzare, anche se è evidente e percepibile il clima fortemente ostile nel quale questa amministrazione sta lavorando sul tema dei beni confiscati", ha dichiarato Antonio Sabino.

Quarto non si ferma

Il sindaco Sabino e la sua giunta però non hanno alcuna intenzione di farsi intimidire, e anzi rilanciano: “Per quanto riguarda la gestione e il reimpiego dei beni sequestrati, l’attività andrà avanti, a cominciare dall’inaugurazione il prossimo 1° luglio dell'albergo sociale del 'Dopo Di Noi' in tre ville confiscate e assegnate con bando pubblico. Poi, il 19 luglio con la 'Giornata della Legalità' che festeggeremo a Quarto", ha dichiarato il primo cittadino di Quarto.

Solidarietà

Messaggi di sostegno sono comunque arrivati all'amministrazione comunale di Quarto: “Dopo i provvedimenti di confisca c'è il rischio che la camorra torni a farsi risentire. Per questo è sempre necessario tenere alta la guardia e garantire sostegno e vicinanza alle istituzioni e agli enti che si occupano di gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata durante tutto il percorso", l’appello del presidente della Commissione Anticamorra e Beni Confiscati della Regione Campania, Gianpiero Zinzi.