Giovedì 25 Aprile 2024

Detenuto morto a Poggioreale, slitta l'autopsia. Il fratello: "Soccorso con l'aspirina"

L'esame disposto dalla Procura di Napoli è stato rinviato "sine die", la famiglia del 56enne trovato senza vita in cella chiede di accelerare i tempi: "Questi ritardi preoccupano"

Una cella del carcere di Poggioreale

Una cella del carcere di Poggioreale

Napoli, 27 settembre 2022 – Slitta l’autopsia del detenuto morto a Poggioreale, la famiglia chiede aiuto per far luce sulla vicenda. Il 56enne avrebbe accusato un malore nella notte tra sabato e domenica 18 settembre – e per questo sarebbe stato visitato – per poi morire in cella nel carcere napoletano. La scoperta è stata fatta domenica mattina dagli agenti della polizia penitenziaria.

Il garante: “Aveva dolori da giorni”

Era prevista per oggi al Policlinico, dove è stata portata la salma, l'autopsia disposta dalla Procura di Napoli per fare luce sulla morte di un detenuto, ma l’esame è slittato “sine die”. Il detenuto è morto probabilmente per infarto. “Ho incontrato in mattinata i suoi quattro compagni di cella, che mi hanno raccontato dei suoi dolori, da giorni: dolore al braccio, vomito, degli interventi fatti dal medico di turno in nottata”, ha raccontato il garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello. Il magistrato di turno ha sequestrato la sua cartella clinica.

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Il fratello: “Aveva problemi di salute”

“Mi preoccupano questi i ritardi: noi vogliamo che sia chiarita la vicenda, mio fratello era in carcere ma soffriva di gravi problemi di salute”, si sfoga Gennaro Perrone, fratello della vittima. “La notte in cui è venuto a mancare – continua – per tre volte è stato soccorso, ma con l'aspirina e poi con l'ossigeno, e noi solo alle 6 del mattino abbiamo saputo che erano morto. È morto per un infarto, questo noi già lo sappiamo, perché soffriva di questo”. La famiglia, rappresenta dal penalista napoletano Domenico De Rosa, ha più volte chiesto che il detenuto fosse trasferito ai domiciliari per problemi di salute, richiesta che non è stata accolta.