Giovedì 18 Aprile 2024

Moda, Generazione Z attenta all'ambiente ma non nello shopping

Una ricerca svela come l’attenzione per i temi legati alla sostenibilità della moda sia poi difficile da mettere in pratica al momento degli acquisti

Acquisti moda sostenibili

Acquisti moda sostenibili

Preoccupati dalle implicazioni sociali dell'industria del fast fashion, informati sull’abbigliamento sostenibile e sulle politiche ambientali ma non troppo attenti a questi temi quando è il momento di comprare vestiti e accessori. È questo il quadro che emerge da una ricerca della Sheffield Hallam University, da cui capiamo che la generazione Z che è attenta alla moda sostenibile ma la dimentica quando fa shopping.

Fast fashion ed ecosostenibilità

Per dimostrare il “divario” che c’è tra le buone intenzioni della Generazione Z - i ragazzi nati tra il 1997 e il 2012 - i ricercatori britannici hanno svelato subito un dato molto emblematico: "nove ragazzi su dieci intervistati hanno acquistato fast fashion e solo uno su sei è riuscito a nominare un marchio che producesse abbigliamento sostenibile". Una generazione che, anche attraverso i social network, conosce molto bene il tema della sostenibilità della moda, se è vero che il “63% degli intervistati si ritiene preoccupato per le implicazioni sociali dell'industria del fast fashion e il 48% per le sue implicazioni ambientali”. Con solo “il 3% dei partecipanti che si ha dichiarato di non essere affatto preoccupato per le sue implicazioni sociali o ambientali”.

Poca attenzione sugli acquisti

Il rovescio della medaglia arriva quando i ricercatori spiegano poi quali sono i comportamenti dei ragazzi quando si tratta di trasformare in azioni concrete il loro interesse per la moda sostenibile. I dati svelati nell’intervista sono molto chiari: il 17% dei partecipanti ha ammesso di fare acquisti in un rivenditore di fast fashion ogni settimana, il 62% mensile e l'11% annuale e solo il 10% afferma di non aver mai acquistato da un rivenditore di fast fashion. Meno della metà degli intervistati, il 43%, ha dichiarato infine di aver considerato dove e come sono stati fatti i loro vestiti prima di acquistarli.

Le differenze tra donne e uomini

All’interno della Generazione Z chi sembra più attento ai temi sostenibili della moda sono le donne. Le ragazze intervistate hanno dichiarato di sostenere il fashion solidale affermando di “essere disposte a pagare di più o addirittura a boicottare i marchi non etici. Tutte le donne hanno dichiarato che sarebbero state disposte a pagare di più per l'abbigliamento sostenibile, mentre i maschi non lo erano". Gli uomini, inoltre, hanno dimostrato una mancanza di preoccupazione e conoscenza sulla moda sostenibile, ma – chiosano i ricercatori - le loro abitudini di acquisto erano considerevolmente più sostenibili delle donne.