Modernità e tradizione. Così Gucci incanta Seul

La collezione Cruise 2024 sprigiona energia nel meraviglioso defilè in Corea del Sud

Gucci Cruise 2024

Gucci Cruise 2024

La musica di ’Parasite’, primo film sudcoreano ad aggiudicarsi la Palma d’Oro nel 2019 al Festival di Cannes e poi vincitore di ben quattro Oscar, risuona nell’immenso spazio con logge e antichi portali con motivi colorati dipinti a mano del Palazzo Gyeongbokgung, magnifica costruzione che risale al XIV secolo situato nel cuore di Seul, circondato dai simboli della Corea del Sud modernissima e stimolante. È lo spazio ideale tra passato e futuro che ha scelto Gucci per presentare nella capitale di questo paese che non dorme mai la collezione Gucci Cruise 2024, scambio tra tradizione e modernità, tra storia e cyber, con i riferimenti all’energia che si cattura per le strade di Seul.

Gucci Cruise 2024
Gucci Cruise 2024

«Abbiamo voluto fare un omaggio a questo Paese che ci apprezza molto fin da quando nel 1998 abbiamo aperto qui il nostro primo negozio – dice Marco Bizzarri, presidente e Ceo di Gucci, impegnato in una nuova svolta epocale per la maison nel portafoglio del Gruppo Kering con l’arrivo a breve del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno che debutterà a Milano a settembre –. La Corea del Sud per noi rappresenta un mercato grande, stimolante e in continua crescita. Con un connubio tra lo streetstyle di questi luoghi e le icone e i simboli di Gucci».

Luci radenti si rincorrono nell’immenso spazio, suoni anche un po’ spettrali per catturale tutta l’attenzione dell’attesa dello show e poi via a questa carrellata di bellezza e di mood contemporaneo in cui il dialogo tra le culture si attualizza e si fonde, per una generazione digitale sì ma piena di valori. Una collezione questa ’Gucci Cruise 2024’ creata dallo studio stilistico interno di Gucci, che ha lavorato con intelligenza e passione nel rispetto dei codici della Maison.

Un pensiero positivo che guarda allo sport, con le tavole da surf firmate Gucci portate sottobraccio insieme alle mitiche borse della maison, ma anche alla cultura del Paese dove si svolge il defilè (una sessantina i modelli) con l’omaggio all’hanbok, l’abito tradizionale coreano, che si arricchisce della fascia-fiocco simbolica sul seno che con rispetto e senso del nuovo il team stilistico di Gucci ha esaltato in un soprabito rosa con ’sigillo’ rosso indossato dalla supertop Karen Elson. E siccome non c’è popolo più modaiolo degli abitanti della Corea del Sud (in gara solo coi giapponesi), ecco gli stilemi del brand che si rincorrono nella collezione, con echi multiculturali seducenti, con ibridazioni continue tra nylon nero per caban lunghi e maestosi quanto metropolitani e la più classica ed eterna stampa logata GG che corre sul bustier più sexy in un total look Gucci fresco e leggiadro.

Gucci Cruise 2024
Gucci Cruise 2024

Non mancano le mute da sub, aderenti al corpo, in ricordo della grazia delle pescatrici dell’isola di Jeju, vere figlie del mare, abbinate a giacche couture fascinose. Emoziona la casacca di metallo logata, l’abito lungo e fluttuante verde lime, le maniche che si staccano diventando accessori in un gioco trasformista, il bomber che si trasforma in una gonna da sera, e la giacca da motociclista che diventa un soprabito. E ancora, la borsa Gucci Horsebit Chain e il nastro Gucci Web che percorre tutto il tubino nero.

«Abbiamo sviluppato un tema di ibridazione– dicono dallo studio stilistico Gucci – con capi, accessori e styling fusi insieme provenienti da diversi generi di abbigliamento, codici vestimentari, culture stilistiche. La collezione coniuga le mute dei windsurfer che frequentano il fiume Han coi tailleur gonna-giacca del vestire borghese, i classici della divisa da skateboard con la sartorialità formale. Alcuni capi sfoggiano inoltre i motivi biomorfici iper-sensoriali dell’artista sudcoreana Ram Han».