Venerdì 26 Aprile 2024

Valentina Lodovini: "Io, ragazza di provincia che ha detto molti no"

L’esordio in carriera con i big: Placido, Sorrentino, Mazzacurati. ‘Benvenuti al Sud’ le ha dato il successo e il David di Donatello. "Il mio mito? La Magnani. Figli? Sto bene così"

Valentina Lodovini (LaPresse)

Valentina Lodovini (LaPresse)

Peschici (Foggia), 22 luglio 2018 - "Non so se credo in Dio. Però credo in Al Pacino", dice. "E qualche volta, anche in Robert De Niro". È così, Valentina Lodovini. Capace di dribblare la domanda, come uno dei campioni della sua amata Juventus. La incontriamo a Peschici, sul Gargano, premiata al festival Safiter / Puglia on the Road, rassegna itinerante che ha toccato molti centri della Puglia. Fra gli altri ospiti del festival, Carlo Verdone, protagonista di un appassionato incontro con il pubblico a Castellana Grotte, e Paolo Sassanelli, che ha presentato a San Severo il suo film d’esordio alla regia, dopo una vita da attore in teatro, al cinema, in televisione. Lei è nata, invece, qualche centinaio di chilometri più a nord. Lì dove Piero della Francesca dipingeva Madonne umanissime, poetiche, rivoluzionarie in una chiesetta di campagna. E dove, molti molti anni dopo, Monica Bellucci diventava una Madonna contemporanea, sensuale e quasi sacrale, nella perfezione corvina della sua bellezza. E proprio alla Bellucci, molte volte, la hanno paragonata. 

In effetti, qualcosa di lei, Valentina Lodovini ce l’ha. Lo stesso fascino mediterraneo, dolce e fiero. Gli stessi lineamenti sensuali e drammatici. Ha iniziato con i grandissimi: Paolo Sorrentino, con L’amico di famiglia, nel 2005. E poco prima, con Michele Placido in Ovunque sei; poco dopo con La giusta distanza di Carlo Mazzacurati fino al teatro. Da allora, non si è più fermata. Con il grande successo popolare che è arrivato nel 2011, con Benvenuti al Sud di Luca Miniero, film che le è valso anche il David di Donatello. I modelli sono Monica Vitti e Jodie Foster. È appassionatissima di cinema, fin da quando era piccola. In camera ha ancora il poster di Buster Keaton, e quello di Anna Magnani. Ha compiuto 40 anni a maggio. Non ha figli. "Non ho istinto materno", dice. "Ma non mi sento una donna irrisolta. Ci sono tanti bambini nel mondo che hanno bisogno di affetto e di amore. Quando me lo sentirò, semmai, potrei essere il punto di riferimento di uno di loro". 

Valentina, com’è nato il suo amore per il cinema?  "In realtà non lo so, ma è nato prestissimo. Nessuno in famiglia mi ha trasmesso la passione: è nato tutto dentro di me. Io sono innamorata del cinema, di quello classico, quasi sempre in bianco e nero. Buster Keaton, Charlie Chaplin, Federico Fellini, Anna Magnani, Billy Wilder. O attori elegantissimi, come Fred Astaire, come Carole Lombard, la dea della commedia sofisticata. Il grande cinema americano. L’ho sempre sognato".

Qual è stata la sua formazione? "Sono cresciuta fra Toscana e Umbria, in paesi bellissimi. Ma volevo crescere. Prima, una scuola di recitazione a Perugia. Poi l’ingresso al Centro sperimentale di cinematografia, a Roma. Una scuola importantissima, la migliore per imparare il cinema in Italia". 

Al Centro sperimentale entrano solo pochissime attrici ogni anno. Com’è andata?  "Avevo vinto una preselezione, avevo studiato per mesi al Centro con altre undici ragazze. Ma ci sarebbe stata una ulteriore riduzione a sei, dopo qualche mese. Ero tornata a casa quando mi è arrivata la raccomandata del Centro sperimentale. L’ho letta in bagno: ‘la signorina Lodovini NON è stata ammessa...’, e mi è caduto il mondo addosso. Mi sono chiusa in camera, per ore. Alla fine, mio fratello è riuscito a entrare. Ha letto la raccomandata, e mi ha detto ‘cretina!’. Quel ‘non’, l’avevo letto solo io. Non c’era. Ero stata ammessa. Ho provato le emozioni della sconfitta e la gioia più grande nello stesso giorno".

Che cosa le ha dato il cinema, nella sua vita?  "Tutto. Il cinema mi ha formato; grazie al cinema ho fatto incontri, sono cresciuta. Mi ha aperto gli occhi e la mente, mi ha fatto capire che cosa è l’empatia". 

Da spettatrice o da attrice? "In tutti e due i casi. Ma soprattutto, quando sei attrice, devi per forza immedesimarti in un’altra persona. Questo mestiere ti porta a non giudicare". 

Ha fama di essere una persona difficile. Ha detto molti no in carriera?  "Più di uno. Credo nel valore delle scelte. Dopo il successo con ‘Benvenuti al Sud’, per esempio, mi hanno offerto molte commedie dello stesso tenore, ma non volevo rimanere intrappolata in uno schema. Anche prima, però, ho saputo dire molti no, e certo questo non mi ha dato la fama di persona facile".

Insomma, una rompiscatole. "Sono una persona che ama tantissimo il suo lavoro e cerca di dare il meglio. Questo a volte equivale a esserlo: ma in generale mi sento una persona serena e generosa".

La bellezza. Lei è un’icona di bellezza. A 40 anni, come vive la maturità? "A me basta piacere al mio compagno. Del resto non mi curo molto! Ma non si sa mai se gli piacerò domani... ". 

Ha pensato ad avere figli?  "No. Non è una mia priorità. C’è tanta umanità che soffre, ci sono tanti bambini al mondo. Penso che bisognerebbe lavorare di più sulle adozioni". 

Ha finito di girare una fiction ambientata a L’Aquila, dal titolo 'L’Aquila. Grandi speranze'. Una serie in sei puntate che andrà in onda su Raiuno. Con la regia di Marco Risi, e Donatella Finocchiaro nel cast. Che tipo di esperienza è stata? "È stata un’esperienza pazzesca, che mi ha sconvolto. Abbiamo girato nei luoghi del terremoto. Mi ha sconvolto soprattutto vedere che ci sono persone abbandonate, dopo aver vissuto quella tragedia. Persone che resistono, nonostante tutto. È una vergogna, perché la ricostruzione è stata lasciata a metà".

Spesso parla dei suoi genitori, di suo fratello. È molto legata alla famiglia?  "Da morire. I miei genitori mi hanno educata alla libertà. In provincia, dove sono nata, ancora molte donne hanno un destino prevedibile, quasi obbligato. Loro mi hanno cresciuta libera".

Crede in Dio?  E la risposta è quella che sappiamo.    

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro