Giovedì 25 Aprile 2024

Uova di Pasqua, storia. Perché il cioccolato (e chi ha 'inventato' la sorpresa)

Prima sode e decorate, poi dolci: da dove arriva questa tradizione?

Uova di cioccolata (iStock)

Uova di cioccolata (iStock)

Roma, 19 aprile 2019 - Senza l'uovo di cioccolato la Pasqua non sarebbe così dolce. Protagonista indiscusso, è lui il più amato da grandi e piccini. Ma perchè proprio l'uovo come simbolo pasquale? Dietro alla tradizione ci sono secoli di cultura, simbologia religiosa e innovazione tecnologica. Per rintracciare la nascita di questa consuetudine bisogna innanzitutto analizzare il significato simbolico dell'uovo.

L'uovo di Pasqua tra storia e religione

Secondo alcune credenze pagane, il cielo e la terra erano considerati due emisferi e la loro unione avrebbe creato un unico uovo. Che, presso gli Egizi, era invece considerato come fulcro dei quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua. Per le civiltà orientali, soprattutto cinese e persiane, l'uovo era simbolo di fertilità e ritorno alla vita.

Un concetto ripreso anche dal Cattolicesimo, che lo adattò alla nuova prospettiva del Cristo come emblema della risurrezione. L'uovo infatti somiglia a un sasso, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù. Ma, a differenza del sasso, custodisce al suo interno una nuova vita pronta a sbocciare. 

PERCHE' SI REGALA - L'idea di uovo come regalo sorse probabilmente in Germania, dove prese piede la tradizione di donarlo in occasione della Pasqua. I popoli balcanici furono i primi a decorarlo con una speciale tintura rossa a base di barbabietole oppure mirtilli. Sarebbero stati i cristiani, invece, ad agghindare le uova a Pasqua nella maniera tramandata ai giorni nostri.

PERCHE' SI DECORA - In quaresima i credenti sono tenuti al “digiuno ecclesiastico”: non è permesso mangiare carne e, in passato, era vietato mangiare anche le uova. Impossibile però costringere le galline a non deporle. E fu così che i primi cristiani si trovarono con un surplus di uova che non potevano mangiare. Dalla necessità di consumarle, nacque l'idea di bollirle fino a farle diventare dure come sassi e poi dipingerle con colori sacri e simbolici.

Nel Medioevo la loro storia si allontanò sempre di più dalla religione. Regalare uova assunse una connotazione lussuriosa: i nobili commissionavano ai maestri orafi per realizzarne di artificiali, fabbricate o rivestite in materiali preziosi quali argento, platino e oro. Diventavano così un dono riservato ai soli aristocratici.

L'uovo 'scopre' la cioccolata

Le uova di Pasqua, così come le conosciamo, non sarebbero mai arrivate ai giorni nostri se non fosse stato per alcune innovazioni nella tecnologia del cioccolato sviluppate nel corso del  XIX secolo. E' vero che il cacao era già conosciuto e importato dall'America, ma lo si trovava solo in forma liquida e consumato assieme a latte e zucchero, dato il suo gusto amaro.

Agli inizi dell'Ottocento, un chimico e cioccolataio olandese Coenraad Johannes van Houten, trattando i semi del cacao unitamente al cosiddetto grasso da cui si ricava l'omonimo burro, regalava al mondo il primo cioccolato solido. Nascevano così le uova di cioccolata, seppur ripiene al loro interno.

Perché la sorpresa dentro l'uovo?

Bisognerà attendere il 1875 e la Cadbury, azienda dolciaria tutt’ora esistente,per avere il primo uovo con le fattezze che oggi conosciamo, di cioccolato cavo e con all’interno una sorpresa. Nel 1905 la Cadbury introdusse le uova di cioccolato al latte (inventato in Svizzera trent’anni prima). E, manco a dirlo, furono subito un grandissimo successo.

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