Mercoledì 24 Aprile 2024

Uguali ma diversi: Gucci e la carica dei gemelli

Sfilano sessantotto coppie: una collezione che invita "a riflettere sull’altro che vive in te". Tod’s schiera Carla Bruni e Naomi Campbell

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di Eva

Desiderio

Identici eppure diversi. Mano nella mano. Vanno incontro alla vita che spesso è doppia, oppure vissuta solo apparentemente con la stessa faccia. Gemelli, mistero arcano della natura. Una pattuglia orgogliosa che avanza appaiata e perfetta nell’immenso spazio per la sfilata della prossima estate di Gucci. "Sono emozionato e sfinito, fare questo defilé mi ha provato, tutto è stato difficile, trovare i ragazzi e le ragazze, e poi l’impegno doppio nel backstage", racconta Alessandro Michele dopo gli applausi scatenati di un pubblico che lo stilista ha quasi obbligato a guardare dentro di sé, al gemello che ognuno di noi ospita nel proprio cuore.

Sessantotto coppie, diciotto al maschile, cinquanta al femminile, prima ritratte con facce in bianco e nero e poi a metà defilé replicate e accoppiate di nuovo in passerella, in un gioco magico di identici, vestiti uguali e molto di più. "Sono figlio di due madri – racconta Alessandro Michele – mamma Eralda e mamma Giuliana che ho chiamato entrambe mamme fino a sei anni. Mia mamma vera (Eralda) e mia zia (Giuliana), con loro ho vissuto una vita bellissima, piena di amore, senza confini. Ed è qui che ho imparato il senso della libertà che è la mia grande ossessione, libertà per tutti".

Casting complicatissimo come il lavoro dello staff stilistico di Gucci, un impegno sovrumano per questo gioco di doppi che sbrana volti e vite, che ti fa riflettere su cosa sei e cosa vorresti essere. Ed eccoci idealmente a Twinsburg, città dell’Ohio dove si fcelebra la festa dei gemelli, con una moda Gucci dove tutto è possibile, dove l’abito maschile classico viene tagliato sulle cosce e mostra un bel pezzo di pelle, dove le ragazze portano grandi gonne a disegni paisley, dove la voce di Marianne Faithfull ripete ossessiva "io sono io, lei è lei, siamo identiche".

Sul naso e sugli occhi catenelle che ricordano antichi gioielli e rituali berberi, maxi byker di pelle nera, gonne a fazzoletto, borse trapuntate; maschi col completo di paillettes amaranto e femmine con l’abito supersexy pieno di tagli e oblò anatomici, omaggio sincero di Alessandro Michele alla storia di Gucci ai tempi splendidi di Tom Ford.

Come dire che questi gemelli non hanno gelosie ma solo complicità. Sfilata galattica, che fa battere le mani forte al presidente e ceo del gruppo Kering che ha in portafoglio Gucci, François Henri Pinault, che si congratula con il presidente di Gucci Marco Bizzarri e con Michele. "Ho fatto un lavoro personale ma anche universale – racconta Alessandro – una riflessione sull’altro che vive dentro di te o incontri fuori. Cerco di restituire l’umano nei vestiti, proprio io che sono schiavo degli oggetti". Una passerella teatrale dove irrompono i Gremlins, teneri e pericolosi, che occhieggiano appiccicati ai vestiti e sulle borse; si inseguono fiori rubati alla tradizione dei ricami orientali. Accessori al top come gli stivali con le calze autoreggenti e le borse fra le quali spicca il modello “borghese” del 1981 ispirato al mondo equestre.

Debutto felice per Marco De Vincenzo da Etro, appena nominato direttore creativo col passaggio di proprietà al fondo L. Catterton. "L’ho tenuto a battesimo, per questo sono qui" dice Pietro Beccari, presidente e ceo di Dior che lo chiamò nello staff di Fendi. Da allora tanta la strada fatta da De Vincenzo che ora ha reinterpretato Etro con libertà e coraggio, piglio couture e artigianale, senza tuffarsi banalmente nell’archivio: applausi.

Walter Chiapponi da Tod’s sceglie di sfilare sotto le Torri di Kiefer all’Hangar Bicocca. Il direttore creativo del brand che fa capo a Diego Della Valle rispetta l’heritage e le icone della maison, da Caroline Bessette a Lady D, da Romy Schneider a Kate Moss. "Icone di Tod’s e icone di stile – dice Chiapponi – donne che rappresentano un’allure senza tempo". Apre la sfilata Tod’s Carla Bruni in trench ultraclassico dritto color nude, chiude nella stessa tonalità ma con il capo legato in vita Naomi Campbell, sempre pantera nera anche con le ballerine suola di Gommino e tomaia di satin battezzate Buble. E da Versace sfilata con gran chiusura: Paris Hilton con minigonna di cristalli.

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