Milano, 8 settembre 2018 - "Il Tex giovane ha meno paletti, è più fallibile e quindi è più divertente raccontare le sue storie". Parola di Mauro Boselli, il curatore e sceneggiatore principale della serie a fumetti di Tex Willer (Sergio Bonelli Editore) che spiega così la scelta di festeggiare i 70 anni del personaggio (prima storia, in formato striscia, "Il totem misterioso" uscito nel settembre 1948) guardando al passato del popolare ranger del Texas e capo degli indiani Navajos con il nome di Aquila della Notte. L'anniversario sarà celebrato in vari modi, a partire da una grande mostra al Museo della Permanente di Milano: "Tex. 70 anni di un mito" aperta dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019.
Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore, la mostra racconterà come Tex sia riuscito, anno dopo anno, non solo a entrare a far parte delle abitudini di lettura degli italiani, conquistando generazioni diverse, dal 1948 a oggi, grazie al suo profondo senso di giustizia e alla sua innata generosità, ma anche a diventare un eroe e un vero e proprio fenomeno di costume.
Certamente, uno degli appuntamenti più attesi è quello in edicola con il numero del settantesimo anno, quello che è uscito il 7 settembre. Si tratta di "L'ultima vendetta" (il numero 695) con la storia scritta da Boselli e affidata ai disegni di Giovanni Ticci, grande erede dell'arte di Aurelio Galleppini ("Galep"). Galleppini è stato il creatore grafico del personaggio ideato e portato avanti per anni dallo sceneggiatore Gianluigi Bonelli. "Ci saranno riferimenti al passato e alla giovinezza di Tex, dei tempi di quando faceva il rodeo _ spiega Boselli_ Una storia che torna indietro tra due eventi tragici della vita di Tex: la morte del padre e quella del fratello Sam”. Per gli amanti, vecchi e nuovi, della saga di Tex Willer, sorprese arriveranno anche dallo "Speciale Tex Magazine" con due storie scritte da Boselli e affidate ad altri due ottimi disegnatori come Maurizio Dotti e a Fabio Civitelli. Nella prima ricompare il mitico cavallo "Dinamite", nella seconda vedremo ancora Lilith, la moglie di Tex morta per un’epidemia di vaiolo causata da due criminali senza scrupoli.
La svolta “giovanile” di Tex (gli eroi dei fumetti hanno il dono di non invecchiare, Aquila della Notte addirittura quello di ringiovanire) non sembra destinata a restare episodica e a esaurirsi con il mese di settembre. Infatti, per continuare sulla strada di questi riferimenti al passato di Tex, si profila una novità che dovrebbe essere presentata a Lucca Comics (e per ora annunciata sull’albo di agosto con un disegno di Tex in controluce e una frase un po' criptica) ovvero una serie parallela dedicata proprio alla giovinezza dell’eroe bonelliano. Un po’ come è accaduto, uscendo un attimo dall'ambito del fumetto, per un altro fenomeno di successo della narrativa “made in Italy” come il commissario Montalbano di Camilleri.
Tornando al fumetto e andando avanti, in ordine cronologico, a febbraio uscirà il numero 700 (anche questo disegnato da Civitelli) nel quale ricompare l'indiana Tesah che incontra Tex nella prima storia della serie. Insomma, l’eroe creato da Gianluigi Bonelli, vero e proprio fenomeno editoriale nel panorama del fumetto italiano, è sempre più inossidabile e risponde al passare degli anni con la consueta alta qualità di sceneggiatori e disegnatori e con idee nuove tra passato (del personaggio) e futuro (della serie). Di fronte alle alterne fortune del genere western nella letteratura e al cinema, non perdono il loro fascino le avventure di questo eroe atipico che, in netto anticipo sui tempi, rivaluta la cultura indiana e non tratta i “pellerossa” come selvaggi. Il messaggio antirazzista e il coraggio di mettersi anche contro il potere, pur di assicurare che i più deboli abbiano giustizia, restano indubbiamente valori attuali e sarà interessante scoprirli incarnati da un giovanotto esuberante di nome Tex.
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