Venerdì 26 Aprile 2024

Esibirsi in un concerto dal vivo è come saltare da un aereo

Suonare dal vivo produce una forte risposta antistress, che ha lati positivi ma nasconde anche dei rischi

Un concerto live

Un concerto live

Esibirsi in un concerto dal vivo è un'esperienza esaltante, ma anche particolarmente stressante, paragonabile a quella di lanciarsi da un aereo con il paracadute. È quanto emerge da un documentario di BBC Radio 4, che ha raccontato i risultati di una ricerca scientifica condotta da Mark Wetherell, docente di psicobiologia presso la Northumbria University. I dati raccolti lanciano anche un allarme intorno alla salute dei cantanti e dei musicisti che suonano live.

Lo stress di esibirsi dal vivo

Mark Wetherell ha svolto le proprie analisi monitorando le reazioni di Marcus Lesycsyznski-Hall, cantante e frontman della band The Pagans S.O.H. Analizzando campioni di salita raccolti il giorno prima di un concerto, il giorno medesimo e quello successivo, ha scoperto che l'esibizione live aveva causato un significativo aumento dell'adrenalina e del cortisolo, un ormone che viene prodotto dal nostro organismo per fare fronte allo stress. Soprattutto in questo secondo caso, i livelli sono tornati nella norma solo a distanza di ore. Il collegamento con il salto da un aeroplano è stato possibile perché Mark Wetherell aveva in precedenza condotto una simile analisi sui paracadutisti. I dati sono risultati sostanzialmente identici.

Perché succede?

Dal punto di vista biologico e psicologico, la reazione non sorprende: il nostro corpo è progettato in modo da predisporre una risposta adeguata a una sfida o a una situazione stressante. Nel momento in cui sappiamo di doverla affrontare nel giro di poco tempo, il nostro organismo si prepara di conseguenza. È chiaro che il livello di adrenalina e di cortisolo cambiano da individuo a individuo, a seconda che, per esempio, sia abituato o meno a esibirsi in un concerto dal vivo. Ma i dati raccolti dal professor Wetherell hanno evidenziato che la confidenza non azzera il senso di sfida posto da un live. È il semplice fatto di esibirsi di fronte alla folla che induce nell'artista una risposta antistress: di per sé è un fatto positivo, perché supporta l'efficacia dell'esibizione, ma nasconde anche un rischio.

Quali sono i rischi?

Ormai da qualche anno l'industria discografica è radicalmente cambiata: le vendite dei dischi sono colate a picco e i guadagni si fanno soprattutto grazie ai concerti. Questo ha portato a tournée sempre più lunghe, magari con addirittura due esibizioni nella stessa serata. La docente Catharine Loveday, che ha affiancato Mark Wetherell nella ricerca, sottolinea che bisognerebbe organizzare i tour includendo anche dei periodi di pausa nei quali consentire al cortisolo di tornare a livelli normali. Ne va della salute mentale dei musicisti, che altrimenti rischiano seri danni di tipo psicologico e biologico.
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