Ecco come nella nostra vita spendiamo 25mila euro in smartphone e tecnologia

Il ciclo "acquisto di tecnologia-uso-abbandono" ormai è sfrenato, e spesso nemmeno ci poniamo la questione dell'impatto ambientale che comporta. In media, nell'arco della vita una persona compra 16 smartphone, 13 portatili, 11 televisori, 13 console per videogiochi, 11 macchine fotografiche, 13 coppie di diffusori per l'impianto stereo. Totale della spesa: circa 25mila euro. I calcoli derivano da un sondaggio commissionato dal negozio online di prodotti ricondizionati Back Market; vi hanno preso parte duemila adulti inglesi, da cui sono emerse abitudini di consumo nelle quali è facile riconoscersi anche qui.

Cosa ci spinge all'acquisto compulsivo di gadget?

Spesso non è la necessità a guidare l'acquisto di un prodotto tecnologico. Il 35% degli intervistati ha ammesso che sostituisce un dispositivo prima che smetta di funzionare, solo per mantenersi al passo con le ultime novità tecnologiche. Nel caso degli smartphone, una delle autentiche fissazioni moderne, il 26% delle persone lo cambia tutti gli anni pur di avere sempre l'ultimo modello. Anche se poi, in realtà, almeno un quarto delle persone nemmeno usa le nuove funzioni del prodotto che ha comprato. Tuttavia, pochi riconoscono esplicitamente di subire la pressione dei produttori di tecnologia (solo il 19%) e dei social (il 17%), ma è lecito sospettare che in realtà ne siamo più vittime di quanto ci rendiamo conto o di quanto siamo disposti ad ammettere. In generale, il 44% ritiene più facile acquistare un dispositivo nuovo piuttosto che fare riparare quello che già possiede. Con il risultato che ogni anno buttiamo via almeno un prodotto tecnologico, mentre in media ne abbiamo in casa tre funzionanti ma che non adoperiamo più (il 24% dei partecipanti ne ha cinque o più abbandonati). Quanti smartphone abbiamo nel cassetto a prendere polvere?

Conosciamo l'impatto ambientale della tecnologia?

È stato stimato che nel 2021 produrremo 57,4 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici; senza contare l'ingente impatto ambientale, per emissioni e consumo di materie prime, legato alla produzione di nuovi dispositivi. Gli intervistati sembrano più o meno consapevoli del problema: solo il 14% dice di non averne idea quando compra un gadget nuovo, il 44% pensa che la comunicazione sulla questione dovrebbe essere maggiore, il 36% dice che sarebbe incline a spendere meno in tecnologia nuova se ne conoscesse meglio i danni collaterali. Ciò nonostante il 16% ha ammesso che non rinuncerebbe a comprare il prodotto più recente anche conoscendone benissimo l'impatto ambientale.