Mute, il trailer del film di fantascienza di Netflix

Il 23 febbraio Netflix ha pubblicato 'Mute', il nuovo film di Duncan Jones, figlio di David Bowie e autore del cult 'Moon': ecco trailer e info varie

Una scena del film 'Mute' – Foto: Keith Bernstein/Netflix

Una scena del film 'Mute' – Foto: Keith Bernstein/Netflix

Con una curiosa coincidenza, mentre nelle sale cinematografiche 'La forma dell'acqua' fa scintille raccontando la storia di una donna delle pulizie muta, venerdì 23 febbraio è arrivato su Netflix il film 'Mute', con protagonista un barman muto. Il tono delle due pellicole è però radicalmente differente. MUTE: DI COSA SI TRATTA 'Mute' è un film di fantascienza che mescola thriller e noir, un po' come aveva fatto a suo tempo l'imprescindibile 'Blade Runner' (fonte d'ispirazione dichiarata). Si tratta del quarto lungometraggio da regista, e terzo da sceneggiatore, per l'inglese Duncan Jones, autore in precedenza di 'Moon', 'Source Code' e 'Warcraft: l'inizio' – 'Source Code' è quello che non ha scritto. LA TRAMA E IL CAST Siamo a Berlino, intorno all'anno 2050. Leo Beiler (che ha il volto di Alexander Skarsgard) lavora come barman in un locale malfamato: è muto, mite, ma nasconde un passato violento. Un giorno Naadirah (Seyneb Saleh), la donna che ama e che nasconde segreti, scompare misteriosamente: Leo decide di indagare per proprio conto e così facendo si immerge nel mondo criminale metropolitano e incrocia il cammino di due chirurghi che operano nel mercato nero della medicina (interpretati da Paul Rudd e Justin Theroux). IL TRAILER IN ITALIANO UN PROGETTO A LUNGO RIMANDATO Duncan Jones ha dovuto faticare non poco per realizzare 'Mute', progetto che gli stava molto al cuore e che ha accarezzato per anni senza riuscire a trasformarlo in realtà. L'abbozzo iniziale della pellicola risale al periodo che precede il suo esordio cinematografico, con 'Moon' (2009). Successivamente, 'Mute' è diventato quello che il cineasta ha definito un “sequel spirituale” del suo primo film. LA DEDICA A DAVID BOWIE Mentre scorrono i titoli di coda di 'Mute', scopriamo che Duncan Jones ha voluto dedicare il film alla memoria di David Jones (aka David Bowie, suo padre) e di Marion Skene, la bambinaia che si prese cura di Duncan al tempo del divorzio dei suoi genitori, quando aveva nove anni. IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Appena messo online da Netflix, 'Mute' è stato guardato da molti abbonati del servizio di streaming, che in media hanno espresso un parere entusiasta. La critica è soddisfatta, ma con toni più pacati: in generale, si riconosce a Duncan Jones di aver confezionato un convincente immaginario fantascientifico, ma gli si rinfaccia di non aver dato alla sceneggiatura quella profondità che l'ispirazione noir avrebbe dovuto portare. IL TRAILER SOTTOTITOLATO Leggi anche: - Annientamento: il film su Netflix è un disastro o un successo? - La forma dell'acqua, in tribunale per plagio - Seven Seconds, la serie TV sulle tensioni razziali