Mercoledì 24 Aprile 2024

Game of Thrones: Emilia Clarke pagata come gli uomini

Al Festival di Cannes, in occasione di 'Solo: A Star Wars Story', l'attrice parla del 'Trono di Spade' e di parità salariale

Emilia Clarke al Festival di Cannes 2018 – Foto: AFP PHOTO/Loic VENANCE/LaPresse

Emilia Clarke al Festival di Cannes 2018 – Foto: AFP PHOTO/Loic VENANCE/LaPresse

Cannes, 16 maggio 2018 - Il Festival di Cannes ha ospitato, fuori concorso, l'anteprima europea di 'Solo: A Star Wars Story'. Tra gli attori presenti sulla Croisette c'era anche Emilia Clarke, coprotagonista del film e famosissima interprete della serie tv 'Game of Thrones' nei panni della madre dei draghi Daenerys Targaryen. Interrogata su uno degli argomenti caldi del momento, cioè la parità salariale nel mondo del cinema e della televisione, l'attrice ha svelato che HBO non l'ha mai discriminata e che per 'Il Trono di Spade' ha ricevuto pagamenti simili a quelli dei suoi colleghi maschi. LA PARITÀ SALARIALE DI GAME OF THRONES La dichiarazione è avvenuta nell'ambito di 'Women in Motion', iniziativa nata nel 2015, sostenuta dal Festival di Cannes e finalizzata a evidenziare il contributo delle donne all'interno dell'industria cinematografica, di fronte come dietro la cinepresa. Emilia Clarke ha detto che per 'Game of Thrones' “sono sempre stata pagata come i miei colleghi maschi. Era il mio primo lavoro, ma non sono stata discriminata in quanto donna”. Il riferimento al primo lavoro si spiega con un'altra osservazione dell'attrice, e cioè che spesso la disparità salariale è facilmente imposta all'inizio di una carriera: “Bisogna esserne consapevoli e imparare a chiedere sin da subito quanto dovuto”. IL FINALE DI GAME OF THRONES Non poteva mancare la domanda su come termina la serie tv, anche se l'intervistatore era consapevole che non avrebbe ottenuto una risposta esauriente. Così è stato, perché Emilia Clarke si è limitata a dire che “sarà diverso da qualunque cosa pensiamo che sia”, il che vuol dire tutto e niente. Poi ha aggiunto che l'avvicinarsi della fine della sua esperienza nel 'Trono di Spade' è “un po' come prepararsi a lasciare la propria casa: è emozionante, ma insieme è triste e fa un po' paura”. Leggi anche: - 'Solo: A Star Wars Story', i 3 errori che il film deve evitare - The Crown, Claire Foy pagata meno di Matt Smith - Bafta 2018, ecco le migliori serie Tv premiate