Sardegna, alla scoperta delle spiagge più belle

Scogliere, dune e distese di sabbia si susseguono, alternandosi, da nord a sud, da est a ovest dell’isola

Spiaggia di Budelli, Sardegna

Spiaggia di Budelli, Sardegna

Il mare sardo è uno dei più spettacolari in Italia e al mondo: non ha nulla da invidiare a posti famosi e altrettanto paradisiaci come i Caraibi e le Maldive. Passando in rassegna le spiagge più belle della Sardegna si capisce anche qual è un altro aspetto che caratterizza una simile meraviglia naturale, ovvero la sua straordinaria varietà: in una manciata di chilometri si passa da distese di sabbia candida a grotte e calette rocciose fino a ciottoli scintillanti. Per l’estate 2023 l’isola ha appena aperto ufficialmente le sue porte d’accesso a turisti e visitatori, mettendo a disposizione 9,4 milioni di posti su un totale di 233 voli da 25 Paesi. I numeri sono stati comunicati di recente da Gianni Chessa e Antonio Moro, rispettivamente assessore regionale del Turismo e dei Trasporti, presentando la rete della cosiddetta ‘Summer 2023’, l'operativo dedicato all’estate, da tutti e tre gli scali sardi (Alghero-Fertilia, Olbia-Costa Smeralda e Cagliari-Elmas). Partendo dal Nord dell’isola fino ad arrivare alla punta meridionale, ecco alcune delle spiagge più belle della Sardegna, tutte da (ri)scoprire.  

Budelli

Vicino alle Bocche di Bonifacio, nell’estremo nord della Sardegna, c’è la perla dell’arcipelago della Maddalena. Budelli, nota anche come la Spiaggia Rosa, deve il suo soprannome al colore unico della sua sabbia: nello specifico, è frutto dell’azione incessante dell’acqua e del vento che hanno letteralmente sminuzzato e limato frammenti di corallo, gusci di molluschi, granito, gusci di molluschi e conchiglie. Queste ultime, in particolare, sono la dimora di un microrganismo rosato, per l’appunto, tipico della fauna caratteristica marina del posto, le praterie di posidonia.  

Le Bombarde

Siamo nella cosiddetta Riviera di Corallo, nella parte nord-occidentale della Sardegna, nota per il mare limpido e per la sabbia chiara e fine. La spiaggia delle Bombarde è facilmente raggiungibile: dista una decina di chilometri da Alghero e tre dalla frazione di Fertilia. È una sorta di mezzaluna bianca delimitata, ai due estremi, da scogliere rossastre e cinta alle spalle da un bosco di pini marittimi, eucalipti e altri arbusti ed erbe della macchia mediterranea, che contraddistingue il parco regionale di Porto Conte. Gli amanti dell’archeologia e della storia possono visitare, nelle vicinanze, il complesso nuragico di Palmavera.  

Lazzaretto

Rimanendo ancora nella Riviera di Corallo troviamo un’altra delle spiagge più belle della Sardegna, non lontana da Le Bombarde. L’arenile del Lazzaretto, di circa 300 metri di lunghezza, è compreso tra scogli e sabbia a grani medio-fini e ciottoli, dai riflessi ocra. Il nome rievoca la funzione passata di questa zona, che, nel XVIII secolo, divenne rifugio per gli equipaggi delle imbarcazioni provenzali costrette alla quarantena per via della peste, come testimoniano ancora oggi le rovine della parte meridionale. Ci sono punti perfetti per fare snorkeling, grazie al fondale molto basso.  

La Pelosa

Un’oasi tropicale nel nord-ovest della Sardegna, tra sabbia soffice e candida, morbide dune, mare trasparente, fondale molto basso per metri e metri e il profumo dei ginepri nell’aria. La Pelosa, a una cinquantina di chilometri da Sassari, è la spiaggia-simbolo di Stintino, che da semplice borgo di pescatori è diventato una delle località turistiche più celebri al mondo (è anche il punto d’imbarco più vicino per visitare il Parco dell’Asinara).  

San Pietro

Kitesurf, windsurf, birdwatching, snorkeling e pesca sportiva. La gemma dell’arcipelago del Sulcis – la seconda isola dopo Sant’Antioco, nella parte sud-occidentale della Sardegna – offre la possibilità di dedicarsi a molte attività acquatiche. L’isolotto “degli sparvieri”, com’era noto all’epoca delle guerre puniche, si raggiunge in quaranta minuti col traghetto, dunque poco lontano da Calasetta e Portovesme. È tutta un’alternanza di insenature, come la splendida Conca, sporgenze rocciose e basse rientranze, acque smeraldine in mezzo a cui spiccano, a sud, i suoi simboli, i due faraglioni de Le Colonne.  

Chia

È una spiaggia molto frequentata da famiglie con bambini e dagli appassionati di pesca subacquea. A parte le sue dune dalla sabbia color pesca e i ginepri secolari, è nota anche perché è situata in un antico villaggio prima colonizzato dai Fenici e poi dai Romani (che lo chiamavano “Bithia”). La Torre costiera che si può vedere tutt’ora è una delle tante roccaforti costruite nel Seicento, sotto la dominazione spagnola, per arginare gli assalti dei pirati barbareschi. È ben conosciuta anche da chi si dedica alle escursioni in mountain bike e al trekking percorrendo il sentiero sterrato che fiancheggia la vecchia via, offrendo un panorama mozzafiato.  

Dorgali - Cala Gonone

Nel Golfo di Orosei, sulla costa orientale della Sardegna, si susseguono calette e insenature da favola, splendide anche per indimenticabili escursioni in barca. Cala Gonone – nota anche per le sue Grotte e per l’acquario – Cala Cartoe, Ziu Martine e Cala Osalla sono famose per la loro sabbia dorata. A Cala Luna è stato girato il film cult ‘Travolti da un insolito destino…’. Le Grotte del Bue Marino lasciano a bocca aperta per l’intricato dedalo di stalattiti e le stalagmiti millenarie.

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