Venerdì 26 Aprile 2024

Perché è importante sapere che rumore fa una barriera corallina

L'intelligenza artificiale può aiutarci a scoprire lo stato dei salute dei coralli in base al rumore che producono

Anche i coralli fanno rumore

Anche i coralli fanno rumore

Per quanto si tratti di ambienti popolati da forme e colori che colpiscono soprattutto la vista, le barriere coralline sono luoghi anche piuttosto rumorosi. Uno studio pubblicato sulla rivista Ecological Indicators ha dimostrato che, grazie all'intelligenza artificiale, è possibile riconoscere "l'impronta sonora" di un reef in modo da trarre informazioni preziose sullo stato di salute di questi ecosistemi, fortemente minacciati da inquinamento e cambiamenti climatici.

Coralli e intelligenza artificiali

Il team della Exeter Universy, nel Regno Unito, ha utilizzato un sistema di apprendimento automatico per addestrare un algoritmo a rilevare le sottili differenze acustiche che distinguono una barriera corallina sana da una in difficoltà. Per farlo, la squadra guidata dal biologo marino Ben Williams ha effettuato delle registrazioni sonore in sette diverse zone al largo dell'arcipelago di Spermonde, nell'Indonesia centrale. Le registrazioni hanno riguardato quattro diversi tipi di reef, classificati in base alle condizioni di salute dell'habitat (sano, degradato, maturo, in ripresa). L'estensione e il benessere dei coralli influiscono sul numero e sulla varietà di creature marine ospitate, cosa che determina a sua volta un caratteristico rumore di fondo per ciascuna area.

Diagnosi rapida ed economica

Dopo avere istruito l'algoritmo con le tracce audio raccolte, i ricercatori lo hanno messo alla prova con una serie di test, che hanno dimostrato la capacità dell'intelligenza artificiale di diagnosticare lo stato di salute di una barriera corallina con una precisione del 92%, basandosi semplicemente sull'acustica. "I nostri risultati dimostrano che un computer può rilevare schemi che sono impercettibili all'orecchio umano - ha commentato Williams - e può dirci rapidamente e con grande precisione come stanno i coralli". Rispetto ad altri processi di monitoraggio classici, questo nuovo strumento offre vantaggi significativi in termini di tempo, costi e complessità del lavoro. Per fare un esempio, molte specie che vivono tra i coralli escono allo scoperto solo di notte, rendendo difficile lo screening visivo durante le immersioni. "È più facile ed economico installare un idrofono subacqueo su una barriera corallina e lasciarlo lì, piuttosto che mandare ripetutamente sul posto dei sommozzatori esperti, soprattutto nei luoghi remoti; si tratta di uno sviluppo davvero entusiasmante", è la conclusione degli autori.

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