Mercoledì 24 Aprile 2024

Prurito giorno e notte La dermatite atopica sveglia senza preavviso

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di Alessandro Malpelo

Dall’infanzia all’età adulta, fino alla vecchiaia, femmine e maschi, senza distinzioni, sperimentano nell’arco della loro esistenza l’istinto impellente di grattarsi, per i motivi più disparati. Un attacco di prurito è come una puntura di zanzara: una sensazione fastidiosa che arriva senza preavviso. Sono esperienze sensoriali molto comuni, tuttavia difficili da classificare in medicina perché possono rispecchiare cause diverse. Un conto è un prurito momentaneo che passa, altra cosa un assillo ricorrente spiacevole che accompagna un eczema (come nella dermatite atopica), oppure una allergia da contatto. Nei casi più seri la necessità di grattarsi sconfina con il dolore nelle malattie su base autoimmune, risulta fastidiosa anche l’acqua che scorre sulla pelle facendo la doccia. Diversa è la sensazione di pelle secca cartonata, come avviene nelle neuropatie, esempio tipico la sclerosi a placche.

Una persona su quattro in Italia soffre, a livello cutaneo, a causa di una patologia di natura infiammatoria, autoimmune, allergica, oncologica o infettiva. Per quanto riguarda il prurito, si tratta di sintomatologie che, nelle forme croniche senza adeguata copertura farmacologica, possono provocare nervosismo, complessi e insonnia, talmente fastidiose da svegliare le persone nel cuore della notte. La notizia confortante è che oggi esistono terapie in grado di controllare e spegnere tali tormenti.

Le malattie della pelle sono salite alla ribalta della cronaca, in questi giorni la città di Milano ha ospitato infatti il congresso dell’Accademia europea di dermatologia e venereologia (EADV), e il 14 settembre si celebra la Giornata mondiale sulla dermatite atopica. Un mese cruciale, dunque, sotto molteplici punti di vista. In particolare, per quanto riguarda la dermatite atopica, riparte in questi giorni la campagna intitolata "Rimettiti in gioco", che assieme al sito dedicato diffonde informazioni sull’impatto della malattia.

"Mai sottovalutare una affezione che provoca prurito intenso e lesioni eczematose ricorrenti", ha affermato Piergiacomo Calzavara Pinton (Spedali Civili, Università di Brescia) intervenuto alla presentazione della campagna promossa da Abbvie. "Chi soffre di questi problemi perde il sonno e l’autostima – continua il professore – con ripercussioni nel rendimento scolastico e lavorativo. Inoltre, la dermatite atopica si presenta spesso associata ad altre manifestazioni atopiche come l’asma, la rinite allergica, la poliposi nasale e l’esofagite eosinofila. Per la varietà delle forme e della risposta personale è quindi fondamentale che ogni paziente affronti un percorso di cura con uno specialista e collabori per ottenere risultati duraturi nel tempo". Una survey globale ha rilevato l’85% degli intervistati avverte un prurito che porta a difficoltà ad addormentarsi, o altri disturbi del sonno, come i risvegli improvvisi nel cuore della notte.

"Negli ultimi anni – aggiunge da parte sua Gabriella Fabbrocini, Università di Napoli, Federico II – abbiamo a disposizione farmaci biologici e JAK-inibitori, offrono opportunità da valutare con grande attenzione perché consentono di alleviare da subito i sintomi modificando il decorso della malattia in maniera duratura". La classica dermatite atopica si manifesta già nelle persone giovani. Per questo il mondo del volontariato si è mobilitato, affinché la dermatite atopica sia inserita nel piano nazionale della cronicità, nei Lea (livelli essenziali di assistenza), mentre sollecita l’autorità regolatoria italiana a recepire rapidamente le indicazioni dell’Ema, l’agenzia europea dei medicinali, sull’accesso alle cure.

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